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Deadburger – La Fisica Delle Nuvole

2013 - Snowdonia Dischi / Goodfellas
rock/sperimentale/opera

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Tracklist

Puro Nylon:
Madre
Variazioni su un Campione di Erik Satie #1: Re
Variazioni su un Campione di Erik Satie #2/3: L’Inganno/Il Poeta
Oltre
Obsoleto Blues
Variazioni su un Campione di Erik Satie #4: Ciò Che la Pelle Spiega
In Ogni Dove
Ancora Più Oltre

Microonde/Vibroplettri:
La Mia Vita Dentro il Forno a Microonde
Strategia del Topo
Magnetron
Micronauta
Il Dentista di Tangeri
Cuore di Rana
Dr Quatermass I Presume
Arando i Campi di Vetro

La Fisica delle Nuvole:
La Fisica delle Nuvole
Amber
Bruciando il Piccolo Padre
Cose Che Si Rompono
Wormhole
Il Mare E’ Scomparso
Deposito
C’E’ Ancora Vita Su Marte

Web

Sito Ufficiale
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Torna a farsi sentire una delle proposte più interessanti della scena indipendente italiana ovvero i Deadburger. La Fisica Delle Nuvole è una complessa opera musicale divisa in tre dischi e con 64 pagine di materiale allegato, interamente illustrato da Paolo Bacilieri. Svariati gli ospiti come Paolo Benvegnù, Enrico Gabrielli e Une Passante.

Puro Nylon 100% è il titolo del primo disco, composto da otto tracce, una geniale fusione tra spoken word, scapes cinematografici e inserti elettronici e noise che alimentano una tensione e un coinvolgimento sempre maggiore. Richiamo di un mondo free jazz, si mischiano alla profondità poetica tanto da ricordare i migliori momenti di Bob Holman. Qualche momento più rock-progressive oriented come ci ha provato già qualche anno prima Mr Doctor e i suoi Devil Doll (http://3.123.164.90/2012/02/15/speciali/il-collezionista-di-ossa-1-scisma-devil-doll-herman-kopp/). Si percepisce un contrasto tra suoni naturali e passaggi sintetici, tra l’ossessività psichedelica e i lisergismi elettro-noise. Su questi tappeti contrastanti, si ergono le parole sapientemente scelte, che rendono Puro Nylon 100% un lavoro sicuramente vivido e infiammato da una luce unica. Da sentire in silenzio percependo ogni variazione, ogni cambio di tempo, fino ad andare oltre e diventare un tutt’uno con il disco.

Se il primo disco si proietta in un universo ben definito, si cambia rotta con il secondo: i sentieri più aperti della sperimentazione sonoro fanno da padrone e tutto ciò che viene creato è senza contorni e linee guide. La prima parte di questo lavoro si chiama Microonde e vede il tastierista dei Deadburger, Vittorio Nistri, usare come unica fonte sonora un forno a microonde. Da questo esperimento escono fuori quattro tracce ambient-noise dove componenti minimali, marziali e spaziali si alternano come in una danza vorticosa senza fine. Un misto tra Merzbow di primi anni 80 (Rainbow Electronics, ArsElektronica) e le uscite più moderne di space ambient dell’etichetta tedesca Loki Found. Queste tracce scorrono fluide e sono l’antipasto per la seconda parte del disco. In questa sezione, chiamata Vibroplettri, Alessandro Casini, chitarrista dei Deadburger, utilizza dei gadget erotici sul suo strumento, generando qualcosa di davvero surreale. Atmosfere zen, distese post-industrial e tanta psichedelia, sono le parole d’ordine su cui si erige tutta la struttura sonora di questo disco. Le suite più belle dei Bohren & Der Club Of Gore convertite, però, alla religione psichedelica degli Head Machine. Nasce una cosa che non riescono a fare in molti e per questo il risultato è ancora più bello.

Il terzo disco, La Fisica Delle Nuvole, è il disco più “classico” dei tre, dove un solido gruppo propone una rock-opera altamente contaminata dai suoni più vari. Dopo un’intro tra la soundtrack e il racconto animato, Amber stordisce con la sua psichedelia e gli assembramenti rock-noise che colpiscono sempre nei momenti meno prevedibili. Dopo la frenetica e raschiosa Bruciando Il Piccolo Padre, Paolo Benvegnù è alla voce di una dolce poesia tra il pop e il cantautorale. La ricerca del sublime e della bellezza la si può trovare in ogni traccia di questo lavoro, come si può trovare un pathos e una calma primordiale nella seguente Wormhole. Più jazzata la successiva Il Mare è Scomparso, che assieme a Deposito 423 rappresenta il diversement di fine disco, proiettando l’ascoltatore in una dimensione musicale ancora non affrontata in questi tre dischi. Infine C’è Ancora Vita Su Marte. Mentre quest’ultima canzone sfugge via, una mano finisce sul cuore e si scopre di essersi innamorati per l’ennesima volta di questo gruppo. Non so se c’è vita su Marte, ma sicuramente c’è in Italia.

I Deadburger hanno fatto un disco molto importante. Importante perché è vario, saggio e sexy. La Fisica Delle Nuvole fa provare amore per una scena musicale fin troppo martoriata. Questo lavoro va apprezzato per l’amore di questa terra in cui spesso ci dimentichiamo quante piccole gemme nascoste riesce ancora a generare. Va, infine, amato perché per 20 euro si possono avere tre dischi, un mini poster e un libretto di 64 pagine..e non è poco! Non c’è altro da aggiungere se non applaudire umilmente ai Deadburger, alla Goodfellas Records e alla Snowdonia Dischi.

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