Voce-violoncello-batteria è una combinazione sufficiente a incutere timore e ventate di noia anche all’ascoltatore più impavido, ma attenti alla cosiddetta “mosca bianca”, che in un attimo può far cambiare anche le vostre più radicate convinzioni.
Prendete i Land Lines, tre amici che suonano e che scrivono canzoni insieme da bene dieci anni: è finalmente arrivato anche per loro il momento di dare un senso ben definito a tutto ciò. Affiatamento e talento non mancano, le canzoni scorrono piacevolmente rilasciando un senso di eleganza e di delicatezza che non è certo facilmente riscontrabile in altri casi analoghi, soprattutto quando si parla di debut-album.
I meandri del folck-rock vengono esplorati con cura ed armonia, grazie anche alle ispirate vocalità di Martina Grbac e di Anna Mascorella che talvolta si intrecciano amabilmente su un tappeto strumentale dove a farla da padrone è sempre un certo equilibrio tra classe ed illuminazione.
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