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ArtCore #1: Fabian Oefner

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Questa rubrica racchiude tutte le forme d’arte che non prendono posto in nessun’altra rubrica di Impatto Sonoro. Tra colori e fotografie, vi mostreremo come l’uomo esprime la sua follia non solo con la musica.

“Arte. Parola che non ha nessuna definizione.”
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

ArtCore #1: Fabian Oefner: orchidee, buchi neri e gioielli liquidi

Si chiama Fabian Oefner, viene dalla Svizzera ed è riuscito a superare il confine tra pittura e fotografia. Come? Fotografando il colore.

Probabilmente non ci ha dormito la notte. Avrà passato ore intere a rigirarsi nel letto, pensando “come posso ipnotizzare la gente?”. Incapace di prendere sonno, si sarà alzato e avrà cominciato a pasticciare con vernice e macchina fotografica. E, indeciso su quale delle due utilizzare, si sarà detto “io le uso tutte e due”. Poi ovviamente è arrivato il raptus. Anzi, tre raptus sfociati in tre serie di opere.

1. Black Hole:
Come dare l’idea di un qualcosa da cui tutto ha origine e da cui poi tutto ritorna? Come dare l’idea di un’origine dei colori dalla totale assenza di essi? Basta un’asta collegata ad un trapano elettrico. E una specie di tappo fissato all’estremità dell’asta, cosparso di tempere. Azionate la “trivella” e la vernice schizzerà in modo circolare per via della forza centripeta. E la macchina fotografica è pronta a scattare. Il tutto su uno sfondo nero. Il risultato è un vero e proprio vortice di colori che sembra essere creato da un centro esatto. Un buco nero che dà origine ad un arcobaleno a spirale. Dal nulla si crea il tutto.

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2. Liquid Jewel:
Oefner dopo la prima serie si è detto: “ho già imbrattato casa di vernice e mi sono divertito, imbrattiamola di più”. E così ha cominciato a gonfiare palloncini e a coprirli di acrilico. Regolando l’aria in modo tale da farli scoppiare di lì a poco. Ovviamente sempre con la macchina fotografica pronta a riprendere l’attimo dell’esplosione e sempre su uno sfondo nero che faccia risaltare i colori. Il risultato stavolta è una bomba innocua: se capitate a tiro, non rischiate la vita ma i vostri vestiti rischiano di brutto. L’effetto è quello di tanti gioielli colorati sparati in aria. Una miriade di pietre prezione derivate dallo scoppio di qualcosa di non identificato.

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3. Orchid:
Ormai casa Oefner è ridotta ad un lerciume. Come imbrattare quei pochi punti rimasti puliti? Dedicandosi alla botanica. Creando delle orchidee fai da te. Che non hanno bisogno di essere piantate e annaffiate. Come? Buttando un oggetto in una scatola piena di vernice, facendola così schizzare. Macchina fotografica pronta anche qui per immortalare quel secondo esatto. Avremo i nostri fiori e saranno splendidi tutto l’anno. Solo che i petali sono, appunto, di vernice.

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Un artista insolito che ha fatto dell’arte qualcosa di divertente, utilizzando due settori separati tra loro e fondendoli in un unico insieme. La parola d’ordine è il colore che regna sovrano e raggiunge un livello superiore. Una goduria per gli occhi, un po’ meno per pareti e pavimento del signor Oefner.
Qualcosa di folle e fuori dall’ordinario. Come utilizzare il colore senza pennelli o matite, ottenendo qualcosa di semplicemente geniale.
Magari non provatelo a casa perché, dopo esservi divertiti con i colori, poi dovrete divertirvi con i detersivi.

Siccome è difficile spiegare una cosa del genere con le parole, vi proponiamo un video in cui l’artista stesso spiega come fa esattamente a creare le sue opere:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=FAs6ILaXSPM[/youtube]

Il genere umano è grigio. Ma ogni tanto tira fuori tantissimi altri colori dal cilindro.

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