Il prolifero Brian Pyle torna a farsi vivo con due nuovi lavori che escono contemporaneamente per l’etichetta Denovali. Il primo lavoro è basato sui segnali radio e prende il nome di Interval Siglas, il secondo, è quello che verrà preso in considerazione in questa recensione.
Light That Comes, Light That Goes è un dischetto che si ascolta con piacere, una chicca ambient non troppo dark fatta di viaggi mentali e non, field recordings, instabili contaminazioni e ricordi di spiagge abbandonate. Il ruolo dell’oceano è il collante di questa storia poiché ogni traccia inizia e finisce con l’infrangersi delle onde, che danno vita ogni volta ad una sensazione nuova. Dopo un’intro di dodici minuti, le onde si fanno più immaginarie e un ritual ambient prende le redini con Light The Comes, Light That Goes. Passa e si infrange un’altra onda e le atmosfere sci-fi ed elettriche emanano gioia con Ksenia. Se Glass On The Horizon ritorna sui binari del dark ambient più neoclassico e straziante, As The Train Leaves Tonight è un inno alla vita, un valzer noir-jazz, la fumata di un treno che scompare all’orizzonte. Delicata e molto affascinante. L’ultima onda che chiude questo ciclo è Radiate Through ME che riesce a fare il punto della situazione e conserva al suo interno le cose migliori di questa produzione.
Light That Comes, Light That Goes del progetto Ensemble Economique, non è un disco fondamentale ma è un disco bello. Ricco di contaminazioni, non troppo lungo e sapientemente preparato. Non rimarrà per tutta la vita nel vostro lettore, ma per i prossimi mesi sicuramente sì. La prova sotto Denovali è superata.
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