Un lavoro molto intimo e sensuale, pieno di pause per riflettere, pieno di armonie per perdersi in milioni di pensieri nascosti nelle nostre menti.
Dolce ed avvolgente è la voce di Agnes Obel che culla l’ascoltatore nelle sue malinconiche melodie. La cantante e compositrice danese, deve molto del suo talento agli ascolti infantili e l’amore della madre per Chopin.
“Aventine” è il suo secondo lavoro, successivo all’esordio del 2010 con “Philharmonics”, grazie al quale ha meritato il disco di Platino. Il nome “Aventine” è stato scelto per la necessità dell’artista di dare un titolo che ricordasse isolamento e serenità, per sottolineare le condizioni nelle quali l’ha voluto concepire a Kreuzberg nel suo studio di Berlino. Racconta di aver voluto mettere dentro tutta l’ispirazione che prova quando è innamorata, nonostante al momento della realizzazione non lo fosse stata. Un lavoro poetico che merita di essere ascoltato e riascoltato.
Da ascoltare : “Chord left”, “Tokka”, “The Curse”, “Smoke and Mirrors”.
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