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Pelican – Forever Becoming

2013 - Southern Lord
post/metal

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Tracklist

1. Terminal
2. Deny The Absolute
3. The Tundra
4. Immutable Dusk
5. Threnody
6. The Cliff
7. Vestiges
8. Perpetual Dawn

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E’ stato complesso pensare a qualcosa da scrivere sulla nuova fatica dei Pelican; uno sta lì pensa e ripensa, ascolta e riascolta eppure niente. Non esistono parole sufficientemente meste atte ad esprimere il disagio che deriva dall’ascolto del disco in questione.
Poi capita che diano su Rete 4 il terzo episodio della saga “Il signore degli anelli” e, a svariati anni di distanza, ti chiedi come sia stato possibile aver potuto fare pensieri sconci sul personaggio di Aragorn. Qualsiasi donna è affascinata da Aragorn, poche storie; guerriero temerario, promesso re, ed il tutto é farcito da una voce (doppiata) suadente come poche altre.
L’idillio prima o poi finisce… finisce quando scopri che in realtà la voce di Aragorn è di Pino Insegno.
E’ una cosa che ti destabilizza; il corrispettivo femminile di traumi come questo potrebbero essere i piedi di Jean Grey di X-men; oh, quella ha una pizza da 46 in infradito.

Ascoltare “Forever Becoming” è un po’ questo.
I Pelican si fanno largo con alcuni primi dischi portentosi e promettenti, affidandosi a qualche etichetta ben stimata in ambito “post”, unitamente a gruppi quali Neurosis ed Isis.
Dopo un esordio glorioso, seguono alcuni dischi decisamente sottotono ove regna confusione e bipolarismo; questo nuovo disco ci fa scoprire i Pelican per ciò che realmente sono: mediocri.
La band di Chigago, nonostante tutto, riesce finalmente ad emanciparsi e, in seguito all’abbandono dello storico chitarrista Schroeder-Lebec, restringe il campo riducendolo ai minimi termini. Ne deriva dunque un song-writing essenziale, primordiale e privo di tecnicismi in stile liberty; situazione che però, alla lunga e razionalmente crea un ambiente un po’ stantio.
Giudicare “buono” un disco del genere, rilasciato da una band del genere, implica minimizzare il valore che i Pelican hanno avuto; un band che non è più capace di crescere e che ha bisogno di attingere alle origini per rimettersi in carreggiata.

Che sia stato un abbaglio per tutti?
Fatto sta che a me è sempre piaciuto Legolas.

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