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Artcore #3: Blu e la street art

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Questa rubrica racchiude tutte le forme d’arte che non prendono posto in nessun’altra rubrica di Impatto Sonoro. Tra colori e fotografie, vi mostreremo come l’uomo esprime la sua follia non solo con la musica.

“Arte. Parola che non ha nessuna definizione.”
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

ArtCore #3: Blu e la street art

Non si sa chi è. Non si conosce il suo vero nome, la sua età, il suo aspetto. Sappiamo che è italiano e che si firma con lo pseudonimo “Blu“. Ed è uno dei migliori esponenti della cosiddetta “street art” in circolazione. Non parliamo della banale scritta sul muro sotto casa del/la fidanzato/a o dello scempio di qualche vandalo sopra edifici storici e statue. Parliamo di vere e proprie opere d’arte che puntano a valorizzare quelle parti rovinate di ogni città, quei luoghi ormai avviati al degrado, quelle costruzioni mai utilizzate oppure abbandonate alla ruggine e alla polvere da tempo.
Blu ha cominciato con l’arma fedele di ogni “writer”: la bomboletta spray. Dal 2001 ha cominciato poi ad usare anche vernici a tempera e rulli in modo tale da poter ingrandire l’immagine, realizzare “i giganti” che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Le opere di Blu sono sempre attinenti ai posti in cui sceglie di realizzarle: denuncia lo scopo di quella determinata struttura (oppure il mancato scopo) e al tempo stesso suggerisce un’alternativa valida, come avrebbe potuto essere utilizzato quel palazzo o quello spazio. I murales di Blu contengono una certa ferocia, un’autentica rabbia verso le contraddizioni della società odierna. Rabbia che l’artista non nasconde e che rappresenta con simboli e metafore molto chiare in modo tale da far recepire il messaggio espresso nella maniera più diretta possibile. Le dimensioni delle opere di Blu potenziano l’intento dell’artista: chi guarda deve avere un impatto con la realtà, un contatto brusco contro qualcosa a cui preferisce non pensare. La denuncia visiva di Blu è forte ed efficace. Ricorda molti temi che spesso dimentichiamo proprio come le fabbricazioni che fanno da tela ai quadri a cielo aperto di questo misterioso personaggio. Surreale nel disegno, ma concreto sul discorso che vuole fare con lo spettatore. Le figure umane di Blu hanno tratti grotteschi, una sorta di caricatura su muro del genere umano, uno specchio deformato su cemento o metallo che ci offre un riflesso di noi stessi molto critico e sarcastico. Una secchiata d’acqua gelata al mattino dopo essere stati al calduccio sotto strati di coperte. è per questo che Blu cerca superfici grandi: per toglierci meglio il fiato, per far sì che le sue creazioni non passino inosservate, per svegliarci tutti insieme. L’arte d’altronde ha un impegno ben preciso tra gli altri ed è appunto quello di comunicare e difendere diritti e doveri. E Blu ci riesce alla perfezione.
Un genio della strada, un creativo che rende bello il lato più fatiscente di qualsiasi città. Uno degli artisti che porta l’ambiente urbano su un altro livello. Signor Blu, mi hai fatto venire voglia di cercarti e conoscerti. Ma non lo farò, mi basta continuare a vedere i tuoi strabilianti lavori.
Terribile e stupendo.
Per rendere meglio l’idea, vi mostriamo alcune delle sue opere.

Praga, Repubblica Ceca

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Bologna, Italia

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Madrid, Spagna

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Milano, Italia

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