Dieci nuovi capitoli, del progetto Neronoia, che appaiono dopo anni di silente disagio. Il gruppo mischia un cantautorato asciutto ma efficace, a suoni sperimentali di matrice ambient/noise, lasciando l’ascoltatore particolarmente estasiato.
Le parole, come già detto, sono sapientemente scelte e hanno un potenziale distruttivo micidiale; piccoli pensieri di una mente in continua implosione. C’è del sensuale nelle loro liriche perché si percepisce una venatura crepuscolare e romantica. Niente sillogismi o troppa pacchianeria. Sono parole veramente vissute, vecchie foto in bianco e nero di coiti interrotti e rughe sulle mani. Gli anni che passano e che non tornano più. Le intime lettere di un Guccini che si domanda chi li ridarà indietro quelle stagioni di vetro e sabbia, la rabbia e il gesto, donne e canzoni, gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti, l’ arsura sana degli assetati e infine la fede cieca in poveri miti. Le figure di questo disco sono persone in cerca di autore dove le loro storie paiono arcaiche e patinate, in quanto ambientate in un mondo artificioso e troppo veloce. A proposito del mondo moderno e dell’approccio a Sapore Di Luce E Di Pietra: esso risulta compatto, lungo e solido. Non è un lavoro rapido o da radio hit, va assimilato con calma e con i tempi che ognuno di noi possiede. Se si cercano dei sentieri più rapidi, non ha senso orientarsi verso l’acquisto del terzo disco dei Neronoia. Il comparto musicale risulta meno lo-fi/ruvido e più complesso e pregiato, allineandosi con le recenti evoluzioni sonore dei progetti Canaan e Colloquio, rappresentando così la ciliegina sulla torta che conclude questo ottimo lavoro uscito sotto Eibon Records.
Sapore Di Luce E Di Pietra dei Neronoia è una piccola perla che non merita di finire in sordina. Poesia che si fonde con il più moderno rumore, per dare vita ad un viaggio al termine della notte.
Listen: http://www.eibonrecords.com/samples/Neronoia_sapore_di_luce/02_XXII.mp3