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Interviste

Intervista agli AMITRANOS

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Gli Amitranos sono un gruppo punk-hardcore del panorama Torinese che, tra ghigni sadici, forti dosi di ironia e devastanti tappeti sonori, stanno conquistando sempre più palchi. Per questo noi di Impatto Sonoro siamo andati a conoscerli.

Salve prodi membri degli Amitranos. Iniziamo l’intervista con qualche domanda di routine: presentate il vostro progetto ai lettori di Impatto Sonoro.
Ciao! Difficile riassumere in poche righe il “progetto” Amitranos. Diciamo che gli Amitranos sono la sommatoria delle esperienze musicali di alcuni vecchi membri della scena punk hardcore torinese. Dopo una pausa in cui abbiamo valutato la possibilità di diventare ricchi imprenditori di successo, abbiamo deciso che forse era ora di tornare a calzare i palchi più luridi di Torino. La cosa, a quanto pare, è piaciuta parecchio in giro e quindi eccoci qua, con il nostro sound a metà tra Blood for Blood e Comeback Kid (ci piacerebbe!). Scendendo un po’ nel dettaglio gli Amitranos fanno un hardcore più vicino alla East Coast americana che al classico Torino hardcore a cui ci hanno abituati le band torinesi degli ultimi anni. Il tutto mischiato con passaggi che ricordano l’oi statunitense. I testi sono in parte in italiano e in parte in inglese e parlano delle nostre esperienze, esperienze comuni come una serata al pub o sotto il palco ai concerti.

Provenite già da altre esperienze musicali? Che musica ascoltate in questo periodo?
Come già risposto alla domanda precedente, il nostro sound è la summa di esperienze di band passate. Per chi ha bazzicato la scena torinese i nomi dei gruppi di provenienza dovrebbero essere abbastanza noti: Spark, Standing Strong, S-Contro, Frammenti e Tsunami. Per quanto riguarda i nostri ascolti mi sa che la lista è assai lunga, in quanto passiamo dai classici dell’hardcore americano alla musica caraibica, dal Buddha stoner degli Om alla salsa.

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Amitranos è un tagliente mix tra la potenza dell’hardcore, l’aggressività punk e tanta ironia. Avete tirato fuori vari pezzi interessanti come Tempo che non tornerà, Il pit è cosa nostra e Come in un film. Avete intenzione di produrre su supporto fisico un EP o un LP?
Sicuramente il progetto più vicino, dopo l’ottimo riscontro dei live in giro per Torino e provincia, è la produzione di un LP su vinile. Siamo già stati contattati da un’etichetta e quindi dobbiamo solo arrivare al numero di pezzi sufficienti a garantire un disco di buon livello. Probabilmente andremo in sala di registrazione in primavera a meno di imprevisti.

Giovedì 13 febbraio suonate all’Hiroshima Mon Amour assieme a Concrete Block e Billy Milano, nientedimeno che il cantante degli storici S.O.D., che è per la prima volta in Italia. Siete emozionati per questo concerto? Quanto è importante la dimensione live per gli Amitranos?
Siamo molto felici di essere stati contattati per suonare con un’icona dell’hardcore e cercheremo di dare il meglio nonostante la dimensione più consona degli Amitranos sia il concerto nel piccolo club. Per noi fare concerti è fondamentale, anche perché abbiamo tutto un altro impatto sul palco e, soprattutto, al bancone nel post concerto. Dopotutto siamo famosi proprio perché riusciamo a portare sul palco l’ironia di un sabato alcoolico al pub. Sia come performance che nei pezzi stessi. E questa cosa piace al pubblico che apprezza un gruppo che canta: waitin’ for the weekend.

Tra le band con cui avete suonato ultimamente ce n’è qualcuna che vi ha particolarmente impressionato?
Le band con cui abbiamo suonato sono in gran parte amici con cui condividiamo la scena musicale torinese. E tutte queste meritano sicuramente di più in termini di riscontro di quanto non sia ora. In special modo i Concrete Block che non necessitano di presentazioni, i Kill Joy, che sono sicuramente al momento una delle migliori band hardcore di Torino, gli Only For Us ottimo gruppo della provincia e la Gorgia, vero hardcore torinese alla vecchia maniera.

Ragazzi, intervista finita. Qualche altro live da segnalare o progetti che avete in cantiere?
Sicuramente il live del 14 febbraio a Casale Monferrato con i Tullamore e i Plakkaggio Hardcore. Un progetto che vorremmo realizzare, a parte la nostra cover band in versione melodica, gli Emotranos, dovrebbe essere quello di produrre il video musicale della canzone Tequila bum bum. Non vi preannunciamo lo script del video ma sicuramente rimarrete soddisfatti. Si parlerà di travagliate storie d’amore dal gusto sudamericano.
Grazie della disponibilità e dello spazio che ci avete concesso, ora torniamo al bar che se no rischiamo di arrivare sobri al weekend.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Dg5a1SpbAdo[/youtube]

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