Additive – Ætherica

In Italia è nato, ha iniziato, ha sperimentato; l’album in questione però nasce a Berlino e si sente. Un elettronica non aggressiva, che prende per la mano e accompagna lontano invece di esplodere e spedire oltre i confini. Siamo nello spazio, già lo si capisce dai titoli delle tracce. Siamo su Venere, Plutone. Siamo da soli in un vuoto buio, ma c’è un alone di luce a orientarci.

Tante sfaccettature della stessa medaglia, tante influenze, tracce da mondi diversi (i ritmi dell’hip hop spessissimo). Voci effettate, loop che rimangono in testa, pezzi che si potrebbero ballare ed altri che si fermano dentro. Lo sfondo non è mai allegro, c’è qualcosa di ossessivo nello spazio che si ripercuote sull’album intero, donando al tutto un effetto raro di freddo accogliente.
Nove tracce che non sono di certo l’inizio per l’artista stesso, ma forse sono una strada ben intrapresa da seguire: tantissima qualità, capacità.

Sperimentare senza rompere schemi già esistenti, modellandoli sulle proprie paure e fantasie, buttandosi in una mischia di musica elettronica che potrebbe accontentare lungamente gli amanti del genere.