Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Murmur – Murmur

2014 - Season Of Mist / Underground Activists
black/prog/metal

Ascolta

Acquista

Tracklist

1.Water from Water
2.Bull of Crete
3.Al-Malik
4.Recuerdos
5.Zeta II Reticuli
6.Zeta II Reticuli, Pt. 2
7.King in Yellow
8,.When Blood Leaves
9.Lark’s Tongue In Aspic, Pt. 2 [bonus track]

Web

Sito Ufficiale
Facebook

La seconda prova di questa misteriosa band americana dedita ad una forma di metal cervellotico contorto e disturbante, mi ha spiazzato sin dal primo ascolto.
Sebbene il suono del gruppo abbia nel black-metal la sua base di partenza, la capacità compositiva e strumentale dei quattro americani rende possibile la costruzione di brani dalle strutture imprevedibili che prendono a piene mani soprattuto da colossi dell’avanguardia rock come i King Crimson (dei quale ritroviamo non a caso la cover di “Larks’ Tongue In Aspic”).

Tutti i brani sono un continuo evolversi di strutture armonicamente dissonanti, contorsioni ritmiche ai limiti del free e taglienti accelerazioni metal, come testimoniato dalla opener “Water From Water” e dalla delirante “Bull Of Crete” in cui, nei quasi dieci minuti di durata, la band dà sfoggio a tutta la sua originalità.
La lunghissima “Al- Malik” rielabora alla perfezione un certo prog-rock aggiungendoci un estro creativo degno di gruppi imprescindibili come Ved Buens Ende e Virus, che rappresentano indubbiamente un’altra grandissima fonte di ispirazione per i Murmur.
Totalmente funzionale alla riuscita di questo lavoro è anche la produzione, definita, acidissima e molto asciutta, soprattuto per quello che riguarda il suono di batteria.
La strumentale acustica “Recuerdos”, piazzata a metà disco, anticipa le due parti di “Zeta Reticuli”, delirio musicale che rappresenta uno degli apici del disco grazie al suo piglio a metà tra le dissonanze dei King Crimson e la libertà creativa del free-jazz.
Il disco si placa leggermente verso la fine, con la marziale e lenta “King In Yellow”, e il crescendo più atmosferico di “When Blood Leaves”.
In aggiunta, nella edizione limitata, la già sopracitata cover dei King Crimson che si inserisce alla perfezione del contesto generale.

A quattro anni di distanza dal buono ma ancora acerbo esordio “Mainlining the Lugubrious” e a tre dallo split con i Nachtmystium, il quartetto di Chicago stupisce non poco dando alle stampe uno dei migliori lavori di questo 2014.
L’avanguardia estrema ora passa anche da qua.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=fzxc00x3k5I[/youtube]

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni