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GAZEBO PENGUINS – Sottoscala9 – Latina, 2 maggio 2014

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Pioggia, fulmini e saette, eppure è venerdì due maggio. Le previsioni hanno ragione, però niente ci ferma, questo è un live a cui non si può mancare.
Arriviamo, dopo un’ora di macchina a 60km/h, vista la pioggia battente, e il Sottoscala9 è già pieno.

Il gruppo spalla, i Regret, fanno un pop/punk che mi ricorda i miei 15 anni passati ad ascoltare i Blink182, un genere senza molte pretese tecniche, ma indubbiamente divertente.
Tempo di montare i marchingegni utili ai pinguini e di fumare una sigaretta e, naturalmente, si torna sotto palco!
Il primo pezzo parte come una bomba, è Il tram delle 6 e le prime file, dopo nemmeno un minuto dall’inizio sono protagoniste di un pogo selvaggio, a cui partecipa anche Capra, ma si capisce bene che questo è solo l’inizio.
Difetto è l’inno dei giovani in sala e quando recita “Siamo delle generazioni con del tempo da perdere e zero soldi da spendere” almeno il 90% dei presenti si sente chiamato in causa. Susseguono poi Mio Nonno, E’ finito il caffè, primo singolo estratto da Raudo, Casa dei miei, Correggio, pezzo dedicato alla loro città, Gennaio e Cinghiale.
Arriva Piuttosto bene e la sala esplode, Capra si sdraia a terra, è molto sudato e molto esaltato!
Trasloco e Nevica chiudono la prima parte di un concerto che già fa sentire i suoi effetti, niente voce e dolori qua e la. Ma siamo giovani e avremmo a che fare con tutto questo tra qualche anno, ora non ci appartiene la ragione.
I Pinguini vanno via per tornare nemmeno due minuti dopo, inizia la seconda e, ahimè, ultima parte di uno dei live migliori degli ultimi visti, parte Ogni scelta è in perdita. In scaletta c’è segnata la nuova Riposa in piedi, estrapolata da Santa Massenza, Split ep condiviso con Johnny Mox in uscita a maggio, ma per qualche motivo non la eseguono. L’ultimo pezzo è la track 3 di Legna, Senza di te: il frontman passa il microfono al pubblico che urla i versi di una canzone che ormai tutti conoscono.

Il concerto finisce e la voce pure, il lavoro che ci sveglierà all’alba domattina non ha peso, per serate così ne vale la pena.

gazebo

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