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Musk Ox – Woodfall

2014 - Autoproduzione
neofolk

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Tracklist

1.Part 1 – Earthrise
2.Part 2 - Windswept
3.Part 3 - Arcanum
4.Part 4 - Above The Clouds
5.Part 5 - Serenade The Constellations

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The Serphent And The Sphere, ultimo lavoro degli Agalloch, ha suscitato emozioni disparate in tanti ascoltatori: apprezzato da molti e disprezzato da altri. In mezzo tutta una schiera di fans che hanno trovato il lavoro bello ma nulla di eccezionale. La cosa che sicuramente ha colpito molti sono i tre interludi, che come aspre e oscure nenie risollevano in parte il valore medio del disco. Cor Serpents (The Sphere), per esempio, rialza il livello del finale del disco donandoli un’ottima conclusione. Quello che pochi sanno è che questi tre interludi sono ad opera di Nathanaël Larochette.

Nathanaël Larochette è un chitarrista canadese che oltre a varie collaborazioni ha all’attivo un suo progetto chiamato Musk Ox, ora giunto al secondo album. Il progetto è articolato da tre elementi: chitarra, cello e violino. Il lungo album Woodfall è strutturato da cinque canzoni per una durata di più di 60 minuti. È un coraggioso passo in avanti dove l’autore scarnifica ulteriormente l’uso di effetti e voci e si riduce ad un folk-minimal-ambient che affascina e ammalia. Colonna sonora di albe passate tra i campi, trafitti solo dal freddo del vento mattutino. Le sonorità che sono lente, delicate e aggraziate, sono scelte con cura e la qualità è sicuramente presente, da Earthrise fino a Serenade the Constellations. Poco e nulla è buttato al caso o frustante. E’ come trovarsi di fronte ad un codificatore che riesce a convertire in musica i suoni di un bosco, di un’anatra o del vento. C’è anche un aspetto tradizionale che messo al posto giusto da una sfumatura più storica e fumosa a certi frangenti, in fondo come dice il protagonista di un film uscito da qualche mese al cinema, una canzone se non è mai stata nuova e non invecchia mai allora è una canzone folk. Le tracce tendono anche ad evolversi verso un mondo più spaziale propendo verso la fine visioni più sperimentali dove space-ambient e folk si amalgamano spostando l’attenzione dalla natura all’Io interiore.

Woodfall è un lavoro strumentale fatto con i contro-cazzi, come non capita spesso di sentire. L’amore per la natura e per le tradizioni del progetto Musk Ox si mischia alla ricerca di una propria direzione. Si ha di fronte un disco di qualità tanto complesso e utile per ritrovarsi quanto leggero per passare una quieta mattinata camminando per un bosco.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=UHc_pWpCzME[/youtube]

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