Steven Ellison, noto anche come Captain Murphy, ma soprattutto come Flying Lotus, nell’ultimo lustro si è prepotentemente imposto come uno dei maggiori produttori nel panorama elettronico, costruendosi, inoltre, la fama di musicista eclettico. D’altronde, un rapper produttore d’elettronica, imparentato con Alice Coltrane, moglie di John, non poteva che dar vita ad un album composito ed eterogeneo.
Le tracce di You’re Dead! sono ben diciannove, ma brevi, molte delle quali realizzate con la collaborazione di altri artisti. FlyLo aveva capito come questo potesse essere l’album della definitiva consacrazione e quindi ha scelto di lavorare con chi fosse realmente in grado di dare qualcosa in più al suo lavoro: da un mostro sacro del jazz come Herbie Hancock a due grandi esponenti del rap della west coast come Kendrick Lamar e Snoop Dogg (o Snoop Lion, scegliete voi), passando per Angel Deradoorian (ex Dirty Projectors) e il solito Thundercat. Da Theme a Fkn Dead, primi quattro pezzi del disco, emerge lo spirito jazz, in cui è decisivo l’apporto della tastiera del Sig. Hancock, prima del momento più rap, con Never Catch Me, caratterizzato da una prova maiuscola dell’ottimo Lamar, e Dead Man’s Tetris, in cui l’alternanza tra Snoop Dogg e Captain Murphy conferisce grande originalità al pezzo. Dopo il jazz fusion di Turkey Dog Coma si colloca la brevissima Stirring, che introduce un trittico di brani caratterizzati dalla forte sperimentazione elettronica, mentre la riproposizione di sonorità jazz e il ritorno di Hancock fanno di Moment of Hesitation uno delle tracce migliori del disco. Se nel minuto e mezzo di Descent into Madness è immediatamente percepibile la presenza di Thundercat, nel brano successivo (Boys who died in their sleep) FlyLo ci parla di quando rischiò la vita dopo un abuso di medicinali. Chiudono Your potential/The Beyond, impreziosito dalla bella voce di Niki Randa e The Protest, il cui coro finale (“we will live on forever and ever“) sembra porsi un po’ in contraddizione col titolo del disco.
Non è facile riassumere in poche parole l’esperienza di quest’album: FlyLo mette in musica il caos, dimostrando, ancora, di possedere una personalità tremendamente forte, con quel pizzico di sana incoscienza che rivela la genialità di un proposito apparentemente folle qual è quello alla base di You’re Dead!. Il risultato è un disco da spellarsi le mani: una sintesi strabiliante fra un’infinità di generi, un mosaico in cui le singole tessere assumono un ruolo quasi marginale. Aristotele diceva che non esiste genio senza follia… e Ellison ha già rivelato d’essere almeno folle.
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