Don Boskov – Istruzioni Per Allontanarsi Ancora Un Po’

Adoro i dischi delle band emergenti di oggi che potrebbero essere dischi di band di dieci o quindici anni fa, sarà per il semplice motivo che sono un fottuto nostalgico o soltanto perchè molta della musica moderna mi fa davvero arrotolare le budella di vomito.

Ed ecco oggi i Don Boskov, band di Terni che ci propone un emocore variopinto di melodie e di rabbia leggera, repressa, difficile da lasciarla uscire via tutta d’un fiato, ma non per questo meno bella di quella violenta e di pancia che alcuni preferiscono. Istruzioni Per Allontanarsi Ancora Un Pò è il debutto ideale, cinque tracce per un disco breve ma intenso, dove c’è tutto quello che serve a questi ragazzi per far sentire la loro voce e dipingere le proprie inquetudini. E’ un’opera al sapore di manuale per i giovani di oggi, di ieri, senz’altro anche di domani. E’ un grido dalla provincia, dalla chiusura opprimente delle mura delle stanze, dei palazzi, dei quartieri e delle città del 2014. E’ uno sfogo che arriva dritto alle anime dei più attenti, è un qualcosa di ancora represso e immaturo su cui si può trovare molto da lavorare per i più esigenti. E’ la voglia di fuggire di un’intera generazione chiusa in pezzi come ” Caverna“, “ La miseria dell’inverno“, ” A casa anche oggi ” e sintonizzata nella disperata ” Antenna“. Non c’è bisogno di dilungarsi troppo nel parlare dei Don Boskov, avranno la possibilità di farlo da soli attraverso le loro canzoni. Non c’è bisogno di eccedere nelle righe che tentano di descrivere il loro debutto musicale, poichè quando la musica parla da sè ogni parola è troppo o è troppo poco, specie per i dischi di breve durata che dicono la loro più di opere interminabili e pesanti come macigni sullo stomaco dopo il pranzo domenicale.

Ascoltate Istruzioni Per Allontanarsi Ancora Un Pò per decidere se la generazione di ieri è andata davvero così lontano, e cerchiamo di capire dove arriveremo noi.

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