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Due Giorni, Una Notte, di Luc e Jean-Pierre Dardenne


Scheda

Titolo originale: Deux jours, une nuit
Regia, soggetto e sceneggiatura: Luc e Jean-Pierre Dardenne
Fotografia: Alain Marcoen
Montaggio: Marie – Héléne Dozo
Nazione: Belgio 2014
Genere: drammatico
Durata: 95’
Cast: Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Pili Groyne, Simon Caudry, Catherine Salée, Batiste Sornin, Alain Eloy, Myriem Akeddiou, Olivier Gourmet, Christelle Cornil, Fabienne Sciascia
Uscita: 13 novembre 2014
Produzione: Les Films Du Fleuve, Archipel 35, BIM
Distribuzione, EyeWorks, France 2 Cinema, RTBF, BelgaCom
Distribuzione: BIM
Voto: 7

Sandra, un’operaia di un’azienda che fabbrica pannelli solari, ha un fine settimana per persuadere i propri colleghi di votare a suo favore, in palio c’è da un lato un bonus per ogni collega, dall’altro il suo posto di lavoro. Il lunedì mattina i suoi colleghi dovranno votare nuovamente per decidere cosa preferiscono: se avere ancora Sandra come collega o se accettare il bonus propostogli dall’azienda.

Al tempo della crisi anche nel piccolo e operoso Belgio non c’è spazio per grandi voli pindarici e anche un premio di ‘soli’ mille euro può essere sufficiente per decidere che la vita di un collega, di una persona che spesso si è prodigata per noi, possa essere sacrificata anche solo per poter restaurare la casa o per ricomprare la mobilia. A spiegare cosa accada nella mente di una persona fragile, proveniente da un forte stato depressivo, ma aiutata da una famiglia esemplare, incarnata dal marito Manu e dai due figli, oltre che da qualche preziosa amica fidata cerca di spiegarlo Marion Cotillard, coadiuvata dall’italo-belga Rongione nel ruolo del marito di Sandra: Manu; attraverso due interpretazioni cariche di pathos il film dei fratelli Dardenne riesce a catturare dubbi e incertezze di un’epoca nella quale anche le suppliche per garantirsi il lavoro, e non per forza il rispetto di coloro che voteranno a tuo favore, devono venire accettate da chiunque, lasciando in sospeso vari gradi di giudizio: “avranno votato per me per via del fatto che faccio loro pena?” E ancora “Come potrò presentarmi nuovamente in azienda sapendo che qualcuno di loro non gradirà la mia scomoda presenza? E io la loro…”. Con queste domande in testa Sandra attraverserà la periferia cittadina alla ricerca di quei voti che le possano garantirle un salario indispensabile a sé e alla sua famiglia e ancora di più nel tentativo di capire non solo coloro dei quali si potrà fidare ma anche chi, a partire dal marito, sia disposto a stare al suo fianco anche in seguito.

Un film che è simbolo di un’epoca ingrata dove la crisi può costringere anche a scelte ingrate e difficilmente condivisibili.

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