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MU.VI.MENT.S. Festival – Castello Medievale di Itri (LT), 28-29 dicembre 2014

Siamo già a gennaio e manca un altro anno ad una nuova edizione del Mu vi ment s festival, ma oggi sono qui per parlarvi della decima edizione che si è tenuta, come è consuetudine l’ultima settimana del mese di dicembre, appena prima del capodanno.
Il fatto che un festival sia arrivato alla decima edizione pur svolgendosi in un paese di 10mila anime parla da sè, ma comunque useremo questo mezzo per raccontarvi un pò quello che è successo.

Il Mu.Vi.Ment.S. (MUsic VIsion MENTal Silence) e’ un festival di due giorni organizzato dalla C.A.GA. (Cineteca Atomica del Garigliano) e dalla Brigadisco Records e si svolge nella suggestiva location del Castello Medievale di Itri, incentrato sulla ricerca della sperimentazione in ambito underground, dalla musica, alle arti visive, ai fumetti, ai libri.

La prima giornata racchiude sempre qualche ansia preliminare ma sono gli artisti in questi casi a parlare e a spezzare l’atmosfera. A salire tra i primi sul palco sono i Key Clef che con distorsioni, riverberi, delay e feedback hanno riempito l’area del giusto noise mood che il festival da anni persegue. A seguire sono stati affiancati da Av-K, con il suo dj-set contaminato da l’elettronica, dall’ambient e dal noise, e a seguire da Andrea Ferroni, tuttologo del didgeridoo nonché stupendo performer con lo stesso strumento. Sempre nella prima giornata sono saliti sul palco Daniele Brusaschetto, i Futeisha, duo dark folk sperimentale, e gli Sneers, duo ermegente di chitarra e batteria contraddistinti da loop decisamente esaltanti.
I piatti forti della prima data però sono stati indubbiamente Bologna Violenta, nome d’arte di Nicola Manzan, e i Putan Club.
Il primo porta in musica l’efferatezze della banda della Uno Bianca, con un live di visual art e suoni beceri che catturano ogni tipo di attenzione trasportando il pubblico in un percorso culturale prezioso nei minimi.
I secondi portano in scena uno spettacolo sensuale e speciale ma come da richiesta del frontman sarebbe più opportuno vivere il “pUTAN cLUB” piuttosto che leggere una minimalista recensione online.

A chiudere il quadro della prima serata ci pensano i Macchinisti, ovvero tre djs Amaro, Grugo e Powell e un beatboxer, Mind; e Kill Traxx progetto più che consolidato che porta i nomi di Kill Reff, Alessandro Signore, e Traxxman, Gigi Galli.

Dopo una prima data esaltante il secondo giorno non poteva essere da meno. Si riparte dunque con il palco che viene incendiato da Garaliya, duo proveniente da Lodi che si insinua nel mood del festival con un sound elettronico fortemente noise-ambient. A seguire Noise of Trouble, che riescono grazie anche all’ottimo Marco Colonna ad incantare con uno strumento come il sax baritono, i PNG (Persona Non Governabile) progetto di Carmine Mangone(che si esibirà anche come solista) e Roberto Belli, i Cytophones e R.Y.F., aka Francesca Morello che cala sul palco con un notevole cantautorato noise malinconico che stupisce decisamente.
Di “intermezzo” alle vari esibizioni musicali entra in scena il “Sado Menu” a cura di ?Alos, la quale scioglie ogni tabù su particolari atmosfere sessuali portando in scena uno spettacolo interattivo sobrio e di notevole interesse.
A chiudere un piatto già decisamente ricco sono i Quasiviri, i Ronin e i Plasma Expander. Non si potevano scegliere gruppi migliori per chiudere questa edizione del festival. Ognuno segna il passato 2014 con una propria uscita discografica degna di nota e ognuno dei tre gruppi si dimostra essere band di calibro nazionale ed internazionale ( e vederli suonare in quel di Itri insomma fa sempre molto piacere). Spendere troppe parole su tre live esaltanti sarebbe superfluo e si rimanda dunque all’ascolto delle ultime release quali Supernatural dei Quasiviri, Adagio Furioso dei Ronin e Otra Vez dei Plasma Expander.

Durante i due giorni di festival inoltre è stata possibile la visione di diverse installazioni artistiche, come la mostra di Gianni Leone titolata, Gravità sospese, da cui esce all’esterno il forte animo passionale e dark dell’artista risultando sia provocatorio che dolce; Fotoincontro di Andrea Petrillo, le installazioni di Nature Reclaims di Serena Caterino e Ilaria Tabarani, che per sdebitarsi per tutti i doni prezioni che la natura ci regala, rimettono quest’ultima al centro dell’attenzione,
e Retablo di Armenia,installazione per alcuni versi geniale. che riesce a rendere attuale e interattiva un’arte che si sente sfinita, ( ndr. non dico più di questo per non spoilerarvi nulla).

Presenti quest’anno anche Ver Eversum, laboratorio di serigrafia artigianalae, illustrazione e poster art nato nel 2009, che dopo anni di passione hanno curato poster in edizione limitata per eventi live su territorio nazionale e internazionale partecipando a Collittive Post Art anche negli Stati Uniti; e il fumettista Nicolo Pellizzon con il suo lavoro “Gli amari consigli”

Chiudiamo riportando le parole di Bruno Dorella, membro dei Ronin, degli Ovo, dei Bachi da Pietra nonché fondatore dell’etichetta “Bar La Muerte” (Bugo, Ronin, Plasma Expander, Bologna Violenta, Zeus!, Fuzz Orchestra): “Non so se avete girato per il Paese, ma una cosa così non c’è. Ma lo vogliamo dire o no che questo è il festival più bello d’Italia?”. Non vi resta che testare con mano all’undicesima edizione

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