Raised Fist – From The North

In Svezia si sa che l’hardcore è di casa, o almeno lo è stato… i seminali Refused ed altre band come i Disfear per primi hanno fatto scuola ed influenzato tante future generazioni di musicisti, contribuendo a far sì che nascesse dagli inizi degli anni 90 una scena florida e ricca di band; i Raised Fist sono una di quelle.

Alla sesta prova, lasciato ormai decisamente da parte il “tupa tupa” forsennato degli inizi a favore delle divagazioni pseudo melodiche degli album precedenti,  i nostri propongono  un classico metal-core midtempo senza infamia ma soprattutto senza lode.
Alcuni limiti su questo lavoro sono evidenti: a parte i brani che si susseguono senza alcun sussulto, la voce di Alexander “Alle” Hagman presenta dei limiti quando passa dall’urlato a parti più melodiche come in “We Will Live Forever”, in “Ready to Defy” o nel  chorus di “Depression”, episodi decisamente trascurabili. Bisogna dire che è sempre apprezzabile quando una band cerca di modificare e di evolvere il proprio sound dopo tanti anni, soprattutto in un genere come l’hardcore dove non c’è un grandissimo margine di sperimentazione, ma a parte i gusti soggettivi quando si fanno i paragoni con il passato ed il presente non sembra proprio all’altezza, le critiche possono essere naturali e conseguenti.
Sono pochi i pezzi che lasciano il segno, da menzionare su tutti  la carica “Gates”, che sembra riportare la band indietro di anni, ma purtroppo resta un episodio sporadico, infatti la successiva “Until the End” riprende gli schemi di tutti gli altri brani del disco.

Per tutti i fan “old-school” consiglio quindi di riandare a riascoltare “Ignoring The Guidelness”, quando i Raised Fist ci prendevano a schiaffoni in faccia e andavano alla velocità della luce!!!

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