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Pagliaccio – La Maratona

2015 - Costello's Records
pop / folk / indie

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Tracklist

1. Vai Vai Ciao
2. Avere 80 Anni
3. Amore Cieco
4. La Doppia Negazione
5. Risiko
6. Mah
7. L’Occasione
8. Portiere Volante
9. Ci Vediamo a Casa
10. Pagliacci Tutti Voi !

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“Circo. Luogo in cui è consentito a cavalli, pony ed elefanti di vedere uomini, donne e bambini fare i pagliacci.” (Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911)

Rispolverate il farfallino ed indossatelo. Sono tornati i Pagliaccio con il loro secondo disco. Dopo “EroIronico”, la formazione piemontese colpisce di nuovo con il suo sorriso amaro di sempre e la sua simpatia velata di rabbia e malinconia. Una fotografia di quel circo frenetico e tragicomico che è la realtà di oggi. Forse, più freakshow che circo.

“La maratona”. La corsa di tutti i giorni. La fatica quotidiana. Perchè decidere di vivere è uno sforzo non da poco. Improvvisarsi giocolieri, equilibristi, domatori di leoni. Ma soprattutto il ruolo più difficile di tutti, il Pagliaccio, che deve mantenere il sorriso nonostante i profondi tormenti interiori. E continuare a correre, inciampare, rialzarsi, riprendere fiato, correre più forte, saltare gli ostacoli, arrivare al traguardo, oppure sfiorarlo e classificarsi eterni secondi.

Il disco racconta cose semplici ma grandi, in una chiave semplice ma efficace. Uno sguardo ironico sul percorso della vita di un individuo qualsiasi. Dall’immagine perfetta di un’amore incantato, difficile ma al tempo stesso gioioso, simbolo di speranza in un mondo grigio, dipinta con il leggero reggae di “Amore cieco” (feat. il gruppo indie pop genovese Ex-Otago) a “Portiere volante”, brano spiritoso e raggiante dedicato al calcio, il calcio puro giocato per strada, la nostra parte giocosa e un po’ bambina che persiste nonostante i continui attacchi della crescita, passando per l’andatura martellante dell’opening track “Vaivaiciao”, sbrigativo ma esplicito addio alla Piero Ciampi a qualcuno o a qualcosa che ormai non va più bene per noi, per il folk della dylaniana e disincantata “L’occasione” (feat. Bianco), per la guerra di trincea tra la coppia della canzonatoria “Risiko” e per il country disperato che esplode in una sarabanda di “Pagliacci tutti voi!”: il bizzarro trio capitanato da Alessandro Chiorino si muove con velocità tra rock e pop dall’inizio alla fine del disco, raccontando con sonorità luminose una verità grottesca con la quale fare i conti ogni minuto.

“Vesti la giubba, e la faccia infarina. La gente paga, e rider vuole qua. E se Arlecchin t’invola Colombina, ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà!”. Noi l’applauso lo facciamo. A qualcosa che è rimasto autentico in un mondo di plastica, mondo a cui rivolgiamo un ampio sorriso di scherno.

Un sentito grazie al gruppo per aver tirato fuori questo disco in un momento così particolare. Lunga vita ai Pagliaccio.

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