Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Rome in Reverse – Loop and reverse

2015 - Autoproduzione
elettronica, trip-hop

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. I Want Your Love
2. I’m Here But You Don’t See Me
3. Be The Sun
4. My Little Sunday Morning
5. I Have Your Smell
6. In The Middle
7. Slowly
8. Light It’s Coming Up
9. Loverdose

Web

Sito Ufficiale
Facebook

Tre ragazze. Originarie di Grosseto. Trapiantate a Roma, trasferitesi in Danimarca. La volontà di affrontare i luoghi che le hanno influenzate e quanto sono maturate nel corso del tempo.

Nascono così le Rome in Reverse, dalle ceneri del precedente progetto Minimitermini (forte di due album). Una ripartenza dettata dall’esigenza di voltarsi. Una volontà di rivivere in flashback le proprie esistenze all’interno di un progetto musicale. Quindi meno energia, più introspezione. Meno carica, più emotività.

Tradotto in musica: viene meno l’influsso alternative rock/new wave, prende piede l’elettronica, la techno e il trip hop. Questo è l’album di debutto “Loop and reverse”.

Strumenti pochi, minimali. Fanno capolino ogni tanto chitarre reverberate, il resto è elettronica, qualche basso, tante visioni. Infatti nel live ad accompagnare Antonella (voce, campionatori, tastiere) e Elena (chitarra) ci sono le visual di Ambra, fondamentali per dare la quadratura ad un disco che si presenta come un flusso di sensazioni colorate e vampate improvvise di calore laddove tutto è comunque, profondamente, freddo. Un po’ come delle ragazze mediterranee in quel di Copenhagen.

Tutto il disco si articola in un percorso scuro ma elegante, d’atmosfera ma sempre vagamente crepuscolare, tra batterie elettroniche, voci sussurranti e chitarre evocative.

L’inizio del album – con “I want your love” – inquadra il lavoro nelle coordinate trip hop (Massive Attack di Mezzanine, per intenderci), mentre la chitarra reverberata, che ogni tanto spunta a riscaldare le fredde lande descritte, come in “Be the sun” e “I’m here but you don’t see me”, aggiunge vaghi stralci di dream pop; giusto per far capire che il sole può arrivare.

Se probabilmente l’apice del disco lo raggiunge proprio il primo singolo, “I have your smell”, dove le pulsioni ritmiche si alternano ad aperture improvvise.

Una menzione particolare va a “My little Sunday morning”, pezzo di transito dal progetto Minimitermini a Rome in reverse; già presente in una precedente versione nell’album “Novotronik”, il brano è stato rivisitato, ampliato ed evoluto, un po’ come le ragazze stesse e il loro (nuovo) percorso che ha ancora tanto da dire.

Insomma, guardarsi indietro non fa mai male. Ora si attende un ulteriore passo per dare consistenza a quanto di buono già si vede in “Loop and reverse”, e far vedere che, in fondo, la Danimarca non è così fredda come ce la descrivono.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni