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La Scelta, di Michele Placido


Scheda

Titolo originale: id.
Regia: Michele Placido
Soggetto: Liberamente ispirato al dramma di Luigi Pirandello: “L’innesto”
Sceneggiatura: Michele Placido e Giulia Calenda
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Esmeralda Calabria
Musica: Luca D’Alberto
Nazione: Italia 2015
Genere: drammatico
Durata: 86’
Sito Internet: http://www.lasceltailfilm.it/
Cast: Michele Placido, Raoul Bova, Ambra Angiolini, Valeria Solarino
Uscita: 02/04/2015
Produzione: Golden Art e Rai Cinema
Distribuzione: Lucky Red
Voto: 7

Bisceglie. Laura e Giorgio da anni cercano di avere un bambino, la loro tranquillità viene spezzata dalla violenza subita da Laura a opera di uno sconosciuto. Quando finalmente l’accaduto pare un pallido ricordo Laura rimane incinta.

Placido trova per l’ennesima volta il grimaldello di una narrazione intimista, capace di catturare dubbi e incertezze di una vita famigliare che viene messa improvvisamente a dura prova da un evento violento e drammatico; uno di quegli eventi inattesi esattamente come la gravidanza con la quale Laura dovrà convivere e con lei il marito Giorgio, nella completa incertezza di non sapere se il figlio che stanno attendendo sia frutto della violenza subita o del loro amore. La vita dei due, già messa a dura prova dall’innesto di Pirandello, datato un secolo ma ancora tremendamente scomodo e attuale diventa anche il terreno minato entro cui si muovono mille situazioni capaci di demolire certezze granitiche sino a quel momento inattaccabili; gli interessi di genitori, parenti e amici diventano per Laura fonte di stress e per Giorgio causa di mille dubbi. A dare il volto ai due protagonisti, ovvero una coppia ben affiatata, arrivano in soccorso al regista pugliese due volti belli e noti che rispondono a Raoul Bova e ad Ambra Angiolini, quest’ultima a una nuova prova di piena maturità artistica dopo ‘Saturno Contro’, una prova per la cronaca superata a pieni voti; affianco a loro la sorella di Laura, Francesca, interpretata da Valeria Solarino, dotata di buone parole di conforto ma di un cattivo esempio personale, con una famiglia sui generis costruita assieme a un amico e al marito. Lo stesso regista si ritaglia il ruolo non facile di un maresciallo dell’arma, paterno e con figlio a carico che desidera osservare con occhio disincantato la vita di tutti i giorni, terribilmente difficile per essere vissuta.

Un film non facile ma da vedere se volete, come per stessa ammissione di Placido, perdervi fra i vicoli tortuosi di Bisceglie.

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