Il 26 giugno del 2012 suonarono a Milano, nell’area del Solo Macello, due gruppi di rara violenza: Unsane e Napalm Death. Io e il caro Enrico non ci volevamo perdere l’evento e dopo aver coinvolto la Martina (che sul viaggio di ritorno si sorbì una discussione di due ore sui cimiteri europei) decidemmo di partire. Enrico mise la macchina, Martina la simpatia e io stampai la cartina, la mappa dei concerti e le ultime recensioni dei gruppi che dovevano esibirsi. Una specie di Furio di Bianco Rosso e Verdone in versione metal. In quella bellissima sera oltre ad aver rivisto tanti gruppi “solidi” italiani come Bologna Violenta, Johnny Mox e Gandhi’s Gunn, scoprii genti a me sconosciute fino ad allora: i Dead Neanderthals che propongono un jazzcore mattarello e violento e subito dopo il progetto Squadra Omega. Indefinibili nel genere, quanto inafferrabili in quell’atmosfera soffusa. Fu una delle più liete scoperte dell’anno. Assieme al 10″ Le Nozze Chimiche. Ma questo è il passato. È ora di tornare al presente e di parlare di questo nuovo disco.
Altri occhi Ci Guardano nasce dopo tre anni di lunghi lavori. È un disco ancora più imprevedibile e magnifico rispetto a Le Nozze Chimiche. Innanzittutto le correnti spaziali e jazz covivono meglio con l’anima teutonica (e in parte mediterranea) del lavoro. Le suite musicali sembrano delle colonne sonore per compulsivi film immaginari. Tutto è suonato\proposto con estremo gusto e bravura. Non ci sono parti noiose o parti che magari possono essere più difficile da decifrare come nel passato. Che voi vi stiate sentendo una più immediata Hyoscyamus o la lunga title track il risultato è sempre lo stesso: sembra di respirare musicadroga, veleno che entrare per le narici e apre la mente verso mondi nuovi. Il respiro si calma, i battiti si stabilizzano e la mente inizia a viaggiare e a muoversi. Un disco che ha del potenziale ascoltato nella soffitta di casa ma anche vissuto dal vivo.
Questa volta la Squadra Omega si è impegnata a massimi livelli e Altri Occhi Ci Guadagno è il degno risultato. Un disco sopraffino che non può e non deve finire nel dimenticatoio. Per supportare questi ragazzi potete scegliere tra 636 copie su Doppio LP per le ottime etichette Macina Dischi / Sound of Cobra (318 vinile oro, 318 vinile nero) e 500 copie in CD. Infine se siete dei tecnocrati c’è anche la versione digitale affidata a Cramps Music.