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SGT. PAPER #3: “Infilare una mano tra le gambe del destino”

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I libri a tema musicale come non li avete mai letti. Molti credono che la musica sia fatta solo di dischi. Io invece penso che la musica sia anche e soprattutto fatta di carta. La musica si sfoglia, tra i polpastrelli le vite di chi l’ha scritta. La musica è la vita degli altri. Gli angoli delle pagine a volte graffiano e fanno sgorgare il sangue, come le storie tragiche di tanti musicisti. Cosa sarebbe la musica se ci si limitasse ai solo dischi? Forse soltanto un insieme di note senza spiegazione.

“Infilare una mano tra le gambe del destino”
di Carmine Mangone
a cura di Luigi Balice
Editore: Asinamali (2015)
Info: www.asinamali.org/product/carmine-mangone-infilare-una-mano-tra-le-gambe-del-destino

“Abbandonate la mediocrità. Siate nulla. Siate un nulla che invagina il colmo eludendo i vuoti. Bisogna ficcare due dita in gola alla società, farle vomitare tutto il potere rappreso. Non si pone un punto interrogativo davanti al corpo senza che la questione si faccia carne. Il corpo rimarrà pur sempre un affronto per ogni sentenza”

Carmine Mangone

Mangone non è il primo pazzo che incontro. Ne ho incontrati tanti, me incluso. Non mi spaventa quindi il suo linguaggio provocatorio, gentilmente osceno. Infilare una mano tra le gambe del destino è un urlo perentorio sul precipizio della società.: un grido quasi strozzato, un messaggio di salvezza e allo stesso tempo di sopravvivenza artistica. Come possiamo sopravvivere prima di cadere nel baratro dell’arte?

Una scrittura esplosiva, gelida sovversiva, una molotov d’inchiostro contro la letteratura formale e gentile: stravolgere i canoni, gettare una bomba sulla morale, il tutto sotto una cornice di erotismo ed edonismo con cui l’artista può e deve necessariamente misurarsi. Più che un romanzo o un racconto, uno schiaffo in faccia al lettore, un invito al sabotaggio estremo, vissuto tra dinamismo, voglia di rivincita ed ebrezza dionisiaca.

Un fulmine provvisorio che non si esaurisce e si scatena per tutte le pagine: non aspettatevi un inizio, non aspettatevi un finale. Spegnete la tv, bruciate il cavo del DVD, spogliatevi nudi e iniziate a rileggerlo: l’effetto sarà sempre lo stesso. Incertezza e disorientamento. Del resto, appena si finisce di rileggerlo, l’unica certezza che ho è il dubbio. E di questo ringrazio l’autore Carmine Mangone.

infilare-una-mano-mangone-asinamali-2015

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