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Funeral Moth – Transience

2016 - Weird Truth Productions
funeral doom

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Tracklist

1. Transience
2. Lost

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Dopo due anni dal precedente album, i giapponesi Funeral Moth tornano con un disco sotto Weird Truth Productions. Transience è composto da due lunghe tracce che non lasciano indifferenti coloro che cercano nella musica un impatto viscerale.

Quando penso al funeral doom mi vengono in mente atmosfere epiche, lente, dilanianti. Una potenza sonora indolente e inarrestabile. Un inferno di carne, polvere da sparo e ossa rotte. Penso a gruppi come Shape of Despair, Colosseum, Skepticism e tanti altri. I Funeral Moth, invece, sono più colorati, sfumati e puntano sulla rappresentazione e sull’analisi di stati d’animo, sentimenti e passioni più umane. Transience è come l’acqua sulla sabbia. Costante, ciclica, romantica, affascinante e lenta ma che pian piano sa distruggere. Rende la pietra sabbia. Trasforma la solitudine in desolazione, la vita in agonia. Essenziale e bellissima la copertina che più di ogni altra cosa descrive il senso di silenzio che si percepisce nell’ascoltare questo disco. Musicalmente il tutto si presenta interessante, il minutaggio non pesa sull’ascolto e si crea una forte propensione alla riascoltabilità. Transience ha la malinconia elettrica di Morthem Vlade Art in Photography In Things, il dolce senso di abbandono dei primi lavori ambient del giapponese Manabu Hiramoto e l’attitudine al doom metal di gruppi come i Thergothom. Questo disco sembra l’erede spirituale di alcune primarie produzioni degli anni 90 quali Stream from the Heavens(Thergothom) o Last Tape Before Doomsday(Worship). Oltre l’aspetto emozionale, musicale e di packaging va citato anche l’aspetto cinematico. Grazie all’aggregazione fra musica e testo si ottiene la generazione di immagini, ricordi e di amnesie indotte per non soffrire. È la perdita della vista, della lucidità mentale. Colonna sonora immaginaria di film come Lo scafandro e la farfalla(Julian Schnabel) o Perfect Sense(David Mackenzie).

Ci sono tanti motivi per consigliare il progetto di questi quattro ragazzi giapponesi dal nome Funeral Moth. Transience, però, va consigliato prima di tutto per una sua peculiarità: è un disco che fa volare la mente e l’anima verso un posto immaginario fatto di silenzi, amore e fragili esseri inanimati. È un biglietto da viaggio verso una dimensione meta-reale che pochi prodotti artistici possono fornire. Un disco da prendere, sentire, osservare e vivere.

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