Spartiti è il nuovo progetto di Max Collini e Jukka Reverberi, due che non si dovrebbe presentare e che di musica ne sanno senza orma di dubbio. Austerità è il nome del disco appena pubblicato, sebbene il progetto sia nell’aria (e sui palchi) da un bel po’ di anni.
È difficile non fare paragoni con gli Offlaga Disco Pax, purtroppo per la tristissima storia dietro al loro prematuro scioglimento e per fortuna vista la qualità che hanno sempre espresso e visto quanto (personalmente) mancava questa voce, poiché gli elementi comuni sono tanti: il cantato (narrato) con spiccato accento reggiano, le atmosfere, i ricordi di anni più o meno passati, la matrice politica sempre sullo sfondo, tante piccole e grandi storie incredibili da sentirsi raccontare.
I testi sono presi da romanzi o creati da loro, tratti dalla memoria personale o nati dal nulla, gli aneddoti di cui sono farciti non è chiaro se siano più o meno accaduti, ma non importa, riescono sempre e comunque e far provare qualcosa. La musica accompagna senza avanzare pretese quando non serve crearsi spazio ma non si tira indietro quando viene lasciata a briglia sciolta, è una delle due parti assolutamente fondamentali ed è chiaro in ogni passaggio.
Bisognerebbe ci fosse più gente in grado di raccontarci di un troll di due ragazzi alle spalle del Partito, del coraggio che ci vuole a sfruttare l’amore per un buon voto in scienze delle costruzioni, della differenza che si può provare a fare anche attraverso una banca e di quanto possa far piangere regalare una pistola ad acqua. Bisognerebbe ci fosse più gente disposta a raccontare e ad ascoltare, per ora ci accontentiamo e ci godiamo un disco che si aspettava da troppo.