Salmo & Nitro. Ecco le prime due faccione che saltano alla mente fin dai primissimi ascolti, con il rapper sardo non a caso qui in veste di producer in “I saw God on the road trip” e con Axos a fargli da opening act in qualche data lombarda del tour.
Premesso ciò, stop! Parliamo di questo gran bel dischetto che è decisamente cosa buona & giusta. Che poi ci sta pure avere determinati background e non nasconderli, quanto meno ad inizio carriera e soprattutto se le similitudini, come in questo caso, si rivelano sostanzialmente superficiali in quanto appoggiate su un talento peculiare, consistente e bello solido.
Una volta che si riesce infatti ad entrare dentro ad ognuna delle 13 tracce, “Mitridate” cresce tanto grazie a strumentali omogenee, generalmente compassate e sotterranee e ad una capacità di scrittura molto peculiare, criptica e ricercata, ma al contempo coinvolgente e con punti di luce nelle zone giuste, in grado di rischiarare d’emblée un contesto piuttosto buio e fumoso.
“Mitridate” è certamente un disco dalle tinte scure ma, solo superficialmente, negativo. Nella realtà parla, fin dal titolo, di come ogni singola situazione, personale e non, problematica o meno, sia quotidianamente da affrontare a viso aperto, evitando di nascondersi e tanto meno di mentire a se stesso e agli altri. La cosa migliore è vivere tutto, sempre, nel bene e nel male, inoculandosi le negatività (ma non solo, aggiungerei) a piccole dosi, in modo da cominciare lentamente a produrre gli anticorpi necessari.
13 tracce dal livello medio notevolmente alto, dunque, grazie anche ad un parterre ospiti considerevole e sorprendente, se si considera che “Mitridate” è il disco d’esordio del rapper milanese classe ’90, feat. & prod. in grado di arricchire ed impreziosire ogni singola traccia ed al contempo di seguire come meglio non si potrebbe la strada tracciata dalle rime di Axos, talentissimo assolutamente da seguire e spingere a bomba.
Gran bel dischetto!