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Dardust – Birth

2016 - INRI
elettronica / neoclassica

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Tracklist

1 The wolf
2 Á Morgun (Tomorrow)
3 The never ending road
4 Birth
5 Bardaginn (The battle)
6 Don’t skip (Beautiful things always happen in the end)
7 Take the crown (feat. SBCR)
8 Slow is the new loud
9 Gran finale
10 Næturflüg (NightFlight)

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Un punto d’incontro chiave tra musica classica ed elettronica: Dario Faini (in arte Dardust) abbandona i suoni rarefatti, i dolci beat che facevano da contorno al suo pianoforte degli inizi e decide di circondarlo, di decorarlo con qualcosa di più concreto e al tempo stesso più introspettivo, scavando all’interno di se stesso, mettendo in luce un lato finora nascosto che scalpitava in attesa di salire in superficie.

Una vera e propria nascita per l’artista, l’affermazione di una personalità che finalmente sembra aver trovato la sua dimensione. Mai becero e sempre in un certo senso elegante ma straordinariamente ricco, Dardust si muove tra scenari spaziali e quasi mistici a bordo del suo pianoforte immerso in ipnotici synth. Un contrasto che diventa una combinazione perfetta che riesce a rimanere bilanciata nel disco, riuscendo sempre a compensare i brani più elettronici con quelli più strumentali. Dai pezzi più ripetitivi e pulsanti come “Take A Crown” ai pezzi più riflessivi e quasi orchestrali in cui il malinconico pianoforte regna sovrano accompagnato da archi sintetici come “Slow Is The New Loud” (omaggio al primo Dardust), dai momenti più decisi e suggestivi come “Gran Finale” o come “Bardaginn”, in cui il drumming forsennato sembra proprio voler dare battaglia, allo “shoegaze” di “Næturflug”, dai brani in cui le due anime dell’artista combaciano come in “The Wolf” a brani in cui le due parti rispondono agguerrite l’una all’altra come “A Morgun” per poi fondersi: “Birth” è la dimostrazione di come la musica ormai non abbia più confini, di come sia in grado di mischiarsi, di raggiungere corde nuove senza impedimenti. Di come la musica classica possa toccarsi con l’elettronica: due mondi diversi che possono tirar fuori un mondo a sé se fatti incrociare nel modo giusto.

Innovativo ma mai esagerato, “Birth” è l’espressione di uno studio maniacale e di un lavoro passionale, portato a termine con molto coraggio. Un azzardo riuscito in un territorio in cui spesso gli azzardi falliscono. Uno dei prodotti migliori made in Italy in questa prima fase del 2016. Due facce della stessa medaglia irrequieta e geniale.

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