EP d’esordio per Giulia Spallino, venticinque minuti di musica composta da una base elettronica e influenze disparate.
Un po’ della malinconia del soul e un po’ dell’orecchiabilità del pop, un forte legame con l’hip-hop che rimane ovunque presente e si concretizza al suo massimo nella traccia conclusiva. Un cantato in inglese e un occhio sicuro rivolto al mercato internazionale, molto più facile immaginarsela apprezzata in Europa che in Italia (Insomnia, il primo pezzo, lo conferma da subito).
In realtà è difficile pensare di non rimanere impressi da questa commistione musicale, che sa spingersi più o meno in diverse direzioni senza mai esagerare, risultando in un lavoro prezioso, composto nell’esecuzione e nell’impatto all’orecchio. Mescolare prendendo le parti migliori di generi diversi per riunirle in un unico lavoro è difficile e dimostra di saperlo fare bene come pochi.