Voce femminile bresciana, al debutto su disco dopo avventure varie, parte forte con dieci pezzi dai suoni non sempre usuali e atmosfere che si prestano alla sperimentazione.
Lenta all’inizio, con un testo profondo e musica ammaliante, per poi trasportarsi dentro a ballate dal gusto folk e arrivare a toccare punte swing, cambiando ritmi in continuazione e rimanendo in un campo che si staglia oltre una definizione chiusa.
I testi spazzano dall’allegoria spinta, che richiede del tempo e del lavoro per la comprensione profonda, a passaggi di più immediata accoglienza, cantando un quotidiano più o meno comune e non tirandosi di certo indietro davanti alla possibilità di denunciare e lasciare un buon segno.
Un suonato vario, grazie anche alle molte collaborazioni presenti nel disco, e una voce che sa adattarsi senza difficoltà: rimane però il fatto che si destreggia al meglio nelle atmosfere che aprono allo swing e ai ritmi elevati, così come questi denotano sicuramente i pezzi migliori del disco e una probabile strada da percorrere senza remore.