Jagerbomber segna il gradito ritorno dei Blood ’77 circa tre anni dopo l’acustico Anaemic. Diciamo subito che, in questo Ep di 5 brani coprodotto da Lamette Records e Area Pirata Records, di acustico c’è ben poco; i Blood ’77 sono tornati a far ruggire le chitarre, la voce di Simone Lucciola è roca, aggressiva e adattissima al clima di arrembaggio sonico che i nostri hanno assemblato.
Basta far calare la puntina sull’ultima traccia del primo lato (Bockwurst) per rendersi conto di ciò: sorta di omaggio Motorheadiano, il brano si apre con un drumming strappato dai solchi di Orgasmatron e procede lungo i binari del più feroce speed punk. Ciò che personalmente ho sempre apprezzato della band è la versatilità: i Blood ’77 suonano punk, questo è chiaro, ma lo fanno spaziando in diversi stili e riuscendo a mantenere inalterato il proprio marchio di fabbrica; ecco allora che la title track è punk stradaiolo che mostra i muscoli, Palindrome e Blind Alley Trance hanno invece un gusto melodico che le fa avvicinare al Powerpop del ’79, Pescopagano è caracollante e adrenalinico punk inglese della seconda ondata.
Con Jagerbomber i Blood ’77 si confermano band dal sound determinato, una delle realtà più interessanti del nostro Rock’n’Roll. Per gli amanti del Punk, del Garage, del R’n’R è un acquisto caldamente consigliato.
Menzione speciale per le 100 copie distribuite in vinile verde e per l’artwork di Michele Lombardi.