Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Paolo Cattaneo – Una Piccola Tregua

2016 - Lavorarestanca
songwriting / pop

Ascolta

Acquista

Tracklist

1.2905
2.Trasparente
3.Ho chiuso gli occhi
4.Il miracolo
5.Bandiera
6.Questa vita al volante
7.Se io fossi un uomo (feat. Lele Battista)
8.Confessioni per vivere
9.Sottile universo
10.Due età un tempo
11.La strada è tutta libera
12.Fragili miti


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Raffinato, è questo l’aggettivo che forse meglio descrive Una Piccola Tregua, ultimo album di Paolo Cattaneo pubblicato per l’etichetta indipendente Lavorarestanca.

Si tratta del quarto album del cantautore bresciano dopo L’equilibrio Non Basta (2007) , Adorami e Perdonami (2009) e La Luce Nelle Nuvole (2013), dodici tracce con musiche composte interamente da Cattaneo e testi scritti con alcuni dei migliori autori dell’underground italiano: Lele Battista, Ettore Giuradei, Giovanni Peli e Stefano Diana. Un sound elettronico e pop, sfumature nostalgiche e a tratti malinconiche, fanno dell’ultimo disco di Cattaneo “una piccola tregua”.

Un disco fatto di canzoni paragonabili ad una boccata d’aria fresca o ad una sigaretta, il momento in cui la sera, dopo una giornata immersi nel caos della quotidianità, si chiudono gli occhi e si fa il punto della situazione, sospesi nel limbo del giorno che sta per finire e la notte che sta arrivando a cullarci. Centellinando le piccole cose della vita, anche quelle più effimere e più semplici, Cattaneo realizza un lavoro che è esso stesso la ricerca di una piccola tregua, un lavoro introspettivo che conduce l’ascoltatore alla propria personale introspezione momentanea.

Una Piccola Tregua è un album che “impone” prepotentemente una tregua, un momento di relax, soli con sé stessi a far conversare i due emisferi del cervello.
Un solo ascolto non è sufficiente per poter cogliere a pieno tutte le sfumature musicali che si muovono leggiadre tra le varie tracce del disco; l’ascolto richiede tempo per assimilare, riflessione e impegno spirituale ma soprattutto una propensione a lasciarsi trasportare dalle parole, dalla voce delicata e dalle note che compongono particolari atmosfere sonore da quelle più cupe a quelle più aperte.

Parole d’amore mai banali compongono brani come la dolce e decisa “Sottile universo” o “Se io fossi un uomo” (feat Lele Battista) 

“Se io fossi un uomo non avrei che pensieri d’amore,
te che mi rapisci e paghi il riscatto di farmi esistere
non vedo l‘ora di idealizzarti ancora,
di dirti: guardo un mondo con occhi nuovi ancora
È strano che amore per me
era un’altra parola prima di te”

Perché sogniamo un po’ tutti “il futuro, come tutti, senza colpe ad occhi chiusi”.
Da ascoltare se, ogni tanto, “ti volti per capire se hai vissuto un’altra vita che non ricordi”.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni