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Hypnopazuzu – Create Christ, Sailor Boy

2016 - House Of Mythology
psych rock / experimental

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Tracklist

  1. Your Eyes In The Skittle Hills
  2. Incidentally, Shaitan
  3. Christmas With The Channellers
  4. The Crow At Play
  5. The Sex Of Stars
  6. Magog At The MayPole
  7. Sweet Sodom SingSongs
  8. Pinocchio's HandJob
  9. The Auras Are Escaping Into The Forest
  10. Night Shout, Bird Tongue

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A due anni dall’uscita dell’ ottimo “I Am The Last Of All The Field That Fell (A Channel)” il buon David Tibet ritorna con un nuovo progetto sotto forma di duo insieme a Youth, storico bassista dei Killing Joke, produttore tra le altre cose di “The Endless River” Dei Pink Floyd, e vecchia conoscenza dei Current 93 già ai tempi del capolavoro “Nature Unveiled”.

Uscito sotto l’egida della nuova e sempre attenta House of Mythology, questo “Create Christ, Sailor Boy” è probabilmente uno dei picchi artistici di David che, sfruttando le capacità di produttore di Youth che si occupa di tutta la parte sonora, tira fuori una delle sue performance interpretative migliori di sempre. Lo spettro dei C93 è costantemente dietro l’angolo (e non potrebbe essere altrimenti, vista la enorme personalità di David ogni qualvolta dà voce ai suoi demoni (o angeli) interiori) tanto che spesso sembra di trovarci di fronte ad un disco molto simile come intenti a “Sleep Has His House”, sebbene diverso nella forma.

Laddove infatti l’armonium era lo strumento preponderante nel capolavoro dei C93, qui ogni brano è costruito su magistrali tappeti orchestrali di synth analogici che accompagnano e completano la stellare interpretazione di Tibet, il quale raggiunge livelli toccanti nel crescendo dell’opener “Your Eyes In The Skittles Hills” o nella stupenda “Christmas With Chennellers”. Sebbene molti brani seguano una linea comune, numerose e diverse sono le influenze all’interno del disco, come la rabbiosa cavalcata folk di “The Crow At Play”, lo psych-rock di “Sweet Sodom SingSong” o l’ambient rituale di “The Auras Are Escaping Into The Forest”.

Cosi come accade per ogni disco dei Current 93, descrivere cosa vi troverete davanti durante l’ascolto di un disco come questo è difficilissimo, data l’enorme personalità delle menti coinvolte. Il mio consiglio è quindi di sedervi, premere play e seguire cosa ha da raccontarvi David Tibet.

Per quello che mi riguarda uno dei tre dischi più belli di questo 2016.

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