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Hyenas – Deadweights

2017 - Pelagic Records
post-hc

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Tracklist

  1. Noise
  2. Crooked Tongue
  3. Ambiself
  4. Crossbearer
  5. Self-Adjusting
  6. Homeostasis
  7. Verminious
  8. Smooth Talkers
  9. Displaced
  10. Live // Live
  11. Nothing

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Dopo un demo datato ormai 3 anni fa, i tedeschi Hyenas escono con il loro primo vero lavoro. La loro proposta musicale è un grintoso hardcore punk venato da influenze post, noise e math-core come si può sentire nella breve intro strumentale.

Deadweights è veloce ed immediato come nella buona tradizione hardcore e tutti i pezzi, decisamente di buona durata, hanno il grande pregio di avere un ottimo tiro, cosa fondamentale per questo tipo di muisca; ciò è dovuto anche al fatto che i quattro hanno registrato in presa diretta e la differenza a livello di produzione rispetto al demo è notevole ed evidente. Brani come Crooked Tongue, Ambiself e Crossbearer sono un buon biglietto da visita per una band che sicuramente non aggiunge nulla di nuovo ad un genere ormai visto, rivisto e stravolto più volte, ma che lo fa mettendoci il cuore, sudore e l’ugola del cantante Rob Sierl, che davvero non si risparmia mai, anche se a volte risulta essere un po’ troppo monocorde .

È nella parte centrale del lavoro che il gruppo di Norimberga dà il meglio di sè, soprattutto nei frenetici stop’n’go di Homeostasis ed in Verminous, dotata di un ritornello melodico degno di nota, cosa che invece non mi sento di dire altrettanto nella mielosa e stucchevole “ballad” pseudo-grunge Displaced, decisamente trascurabile. Per fortuna si tratta di una breve ed unica parentesi: infatti i tedeschi tornano a picchiare duro e a fare quello che sanno fare meglio nella sghemba Live//Live che anticipa il finale noise di Nothing che, come l’intro se non di più, è caratterizzata da massicce dosi di feedback.

In definitiva, Deadweights è un buon debutto che lascia intravedere delle ottime potenzialità in previsione futura. Promossi, e a risentirci!

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