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Part Chimp – IV

2017 - Rock Action
noise rock / stoner

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Tracklist

1. Namekuji
2. MapoLeon
3. Bouncer's Dream
4. Solid Gone
5. Ro Ro
6. Bad Boon
7. The Saturn Superstition
8. Rad Mallard
9. A Lil' Bit O' Justice


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Se avessimo voluto tastare il polso di certo stoner/noise rock con l’ultimo disco dei Red Fang avremmo stabilito nulla più che l’ora del decesso nonché la causa da attribuire ad una sostanziale mancanza di palle. A tener vivo questo genere di per sé non troppo brillante per inventiva (ma chi cazzo gliel’ha chiesta, dopotutto?). A salvare questa declinazione infame della materia rumoristica in campo rock, deo gratia, ci sono formazioni come i Whores. e gli inglesi Part Chimp.

Proprio di questi figli della Terra di Albione mi ritrovo qui a parlare. Formati ormai 17 anni fa da Tim Cedar, ex sodale dei Sophia, e Jon Hamilton la band londinese ha messo radici presso Rock Action, etichetta di proprietà dei Mogwai, per non andarsene mai più. Sarebbe lecito aspettarsi che tale etichetta metta fuori er mejo der post rock di questi anni (in fin dei conti anche i nipponici Envy hanno a che vedere con questo genere) e invece con “IV” sfodera ben altre armi che hanno tutte un unico denominatore comune: le sberle.

Ebbene sì, miei cari ghiottoni della musica di classe (anche quando di classe non è), questi quattro signori londinesi di hipster non hanno un bel niente, in compenso hanno due paia di attributi ciascuno e lo dimostrano senza girarci tanto attorno. Il quarto album in studio della band è un agglomerato di violenza tout court, prodotta come Satana comanda, e sembra traboccare sabbia rovente da tutti i pori.

Ci troviamo davanti a randellate al crocevia tra Mastodon della loro personale belle epoque in botta sabbathiana oltre misura e invischiati nei chitarroni ulcerini dei Torche (Bad Boon è un piccolo gioiello di genere mentre The Saturn Superstition un ceffone al piombo), sbalorditive discese negli inferni doom più oscuri e fangosi (la sludge infected Namekuji è un ottimo esempio ma anche l’invereconda A Lil’ Bit O’ Justice non scherza), viaggi interstellari in animazione sospesa rinchiusi in casse di ghisa (Rad Mallard) e treni stoner lanciati a folle velocità su rotaie bollenti (MapoLeon). Il tutto accompagnato da una voce che a Wino (e a palate di alt-rock) deve più di un favore.

C’è vita oltre la Brexit e i Part Chimp ci tengono a farcelo sapere vomitandoci addosso tanta di quella elettricità da star male.

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