Bruce Harper – Bruce Harper

Al loro disco d’esordio i Bruce Harper, oltre alla loro dedica al personaggio che ci ha da sempre spinti a credere in noi stessi, regalano tante piccole perle.

Esplorano tante parti della musica elettronica spostandosi tra vari riferimenti internazionali, mantengono una matrice ben definita e riescono a suggerire atmosfere sempre diverse pezzo dopo pezzo. Creano un’incredibile colonna sonora, a tratti scura e profonda, a tratti ansiolitica e scattante, a tratti nerboruta e incalzante: partono rapidi e si prendono del tempo per riflettere nel secondo pezzo, ripartono e tornano a diventare ambientali. Due minuti di pura suggestione e metà percorso e tornano sui loro passi, sui loro suoni, tornano a fare ciò che hanno dimostrato di saper fare bene, prendere l’orecchio e tenerlo incollato all’ascolto.

Scontato dire che sono ben al di sopra del panorama italiano, visto che nel genere non hanno troppi concorrenti al loro livello. Meno scontato dire che si potrebbero paragonare a tanti nomi internazionali, anche tra i più grossi. Doveroso ricordare che siamo solo all’inizio, se da qui in poi si riuscirà a crescere non c’è altro da fare che contare i giorni che mancano al prossimo disco.