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Bridgend – R-E-B-I-S

2017 - Orange Park Records
prog-rock / post-rock

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Tracklist

1. Path To Ys
2. The Sunken Cathedral
3. Ys
4. Rendezvous
5. Rebis
6. Threshold
7. Tetracedron Planus Vacuus
8. Binah
9. Return To Ys
10. Zain
11. Black Sun
12. Archè


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È sicuramente un album molto particolare R-E-B-I-S: si tratta di un concept nato da una brillante idea di Andrea Zacchia, artista proveniente dalla scena dell’underground italiano e fondatore della band Bridgend, che deve il suo nome all’omonima cittadina gallese da cui tutto è iniziato, ovvero dove sono stati composti i primi pezzi, poi confluiti in questa realizzazione.

Partendo dalle radici del progressive rock anni ’70 e ’80, la formazione, che vede Andrea Zacchia al synth, Daniele Naticchioni alla batteria e Gabriele Petrillo al basso, rielabora e rinnova il genere, aggiungendo ai riff di chitarra elettrica e alla base di bassi e percussioni alcuni elementi elettronici (Archè). In alcune tracce come Tetracedron Planus Vacuus, la chitarra compie virtuosismi che si distaccano leggermente dal genere strettamente prog in cui si vorrebbe far rientrare il disco per avvicinarsi, invece, a melodie più elaborate, che ricordano quelle in stile The Edge (U2).

L’album, diviso in tre atti, è stato concepito come un viaggio, tanto fisico quanto spirituale, compiuto da un protagonista di nome Rajas verso l’isola di Rebis: un percorso (Path To Ys) che, attraverso una serie di dialoghi –scritti da Lorenzo Polonio-, lo porterà alla scoperta del suo vero “Io”. La cosa fondamentale per l’interpretazione delle tracce è la parte narrata, che è stata curata dai tre attori teatrali Roberto Bonfantini, Lodovico Zago e Gioele Barone: un parlato quasi ipnotico sorretto da una base musicale progressive che inevitabilmente trascina l’ascoltatore in una riflessione profonda. Si è quasi indotti ad accompagnare Rajas nel suo cammino, seguendone le orme.

Registrato al PoliStudio Recording di Roma con la collaborazione dell’ingegnere del suono Andrea Saponara ed etichettato Orange Park Records, R-E-B-I-S è un album che sembra immergere chi lo ascolta in un mare di dubbi esistenziali, d’interrogativi su se stesso, sugli altri e sul mondo che lo circonda.

Fino alla fine non è possibile capire se vi sia una soluzione o meno, una risposta certa a queste domande, ma in ogni caso, per tentare di ottenerla, è necessario andare a Rebis.  

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