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Être et Durer, di Serena Mignani

Etre et Durer

Scheda

Titolo originale: id.
Regia, soggetto e sceneggiatura: Serena Mignani
Fotografia: Mario Chemello e Nicola Piovesan
Suono: Fabio Aquila
Musica e montaggio: Nicola Piovesan
Nazione: Italia
Anno: 2017
Genere: documentario
Durata: 75’
Cast: Lorenzo Castiello, Serena Mignani, Châu Belle Dinh, Sebastien Foucan, Daniel Ilabaca, Laurent Piemontesi
Uscita: Giugno 2017, in occasione del Biografilm festival
Sito Internet: http://www.etredurer.com/
Produzione: ImagoOrbis
Distribuzione: Medusa Film e Medusa Home Video
Voto: 7


Lorenzo è un ragazzo ipercinetico di dodici anni che grazie all’aiuto di sua madre si avvicina ai meeting e al mondo del Parkour, già perché Serena Mignani dall’esperienza con il figlio oggi ventiduenne ha tratto una storia, anzi un documentario pronto per essere visto con sguardo antropologico di chi desidera avvicinarsi a questa disciplina nata negli anni ’90 oltralpe, e per capire cosa si celi dietro uno sport estremo e quale la filosofia che lo governa. Per chi non lo sapesse il Parkour è pura acrobazia applicata al pericolo, capace di spingerti oltre le tue possibilità per scavalcare ostacoli fisici scherzando con il destino, spesso rappresentato dalla morte perennemente in bilico di fronte a te.

Serena Mignani prima ancora che documentarista è una madre preoccupata ma non apprensiva e che racconta i suoi primi contatti con un mondo che non le appartiene ma che diventa suo per amore del figlio. Dove termina però il gioco e con lui il pericolo, e dove inizia invece il professionismo? Dove può portarti questo modo di interpretare la vita? Di fronte a queste domande Serena cerca una risposta fra le pieghe di un mondo costituito da nuove conoscenze e da interviste a traceur di tutto il mondo e di parole spese con le rispettive famiglie di provenienza degli atleti professionisti per capire se le sue paure possano essere anche quelle delle madri, padri e fidanzate di questi acrobati del pericolo. Un modo quindi anche per fare uscire questo sport dagli anfratti di presunta illegalità entro cui è relegato e un modo per cercare di capire meglio le pulsioni di un figlio che nel frattempo – il documentario segue Lorenzo per tutta la sua adolescenza – con la naturale crescita di ambizioni e conoscenze ha proseguito a praticare Parkour ma affiancandolo anche ad altre passioni e curiosità.

Un documentario girato in presa diretta per capire cosa possa spingere alcuni atleti alla perenne ricerca di qualunque ostacolo da valicare e un documentario necessario per capire come l’adolescenza sia uno dei momenti più difficili da superare, soprattutto per chi ci segue.

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