1. Rosea
2. Il Vento
3. Verità
4. Finestre Part. 2
5. Finestre Part. 3
6. Vertigine
7. Il Muro
8. Il Fiume
9. Àgalma
Dalla provincia di Salerno Le Città Invivibili, band filiforme ed esile – solamente Pasquale De Rosa a voce + chitarra + loops e Simonetta Gorga al basso e loops –, in grado però di proporre un sound potente e corposo, avvolgente ed ipnotico.
9 tracce cupe, intense e che si fondano su loops di batteria elettronica sopra i quali il duo edifica massicci muri sonori fatti di post rock e noise, con un basso profondo ed incalzante ed una chitarra tagliente, da pelo e contropelo.
Le rifiniture a base di tromba e synth, unitamente alla capacità de Le Città Invivibili di mutare frequenze e pressione, pur non perdendo nulla in coerenza e forza, donano a L’odore del nulla una buona varietà nonchè interessanti cambi di ritmo. I riferimenti sono poi di quelli importanti e da commozione vera, ossia Fluxus, i primissimi Massimo Volume e Disciplinatha. Unico difettuccio è il cantato/parlato che in alcuni momenti risulta sovrastato dal suono, con le parole che finiscono così con il perdersi nella corrente sonora.
In estrema sintesi, bel disco.