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Andrea Belfi – Ore

2017 - FLOAT
elettronica / avantgarde

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Tracklist

1. Anticline
2. Iso
3. Lead
4. Ton
5. Syncline


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Indubbiamente molto interessante quest’ultimo lavoro di Andrea BelfiParticolare compositore e percussionista, ex cuore ritmico dei gradevolissimi Rosolina Mar, ormai scioltisi nel 2009 e proprio in questo periodo si è concentrato nel suo personale mondo creativo, siamo infatti al suo quarto album, il primo per FLOAT, una nuova etichetta londinese nata proprio con la firma di Andrea Belfi.

Dedicandosi dapprima più al digitale, dal penultimo “Natura Morta” del 2014 però la batteria si fa indubbiamente più protagonista ed in questo “Ore” è ancora più presente ed articolata. La ricetta di Andrea è essenzialmente una con due solidissime basi molto semplici, le percussioni e l’uso dosato a meraviglia di svariate textures elettroniche.

Il risultato esplode in un’elettroacustica bellissima: i due mondi sonori comunicano tra loro e vengono talmente ben manipolati che coincidono perfettamente minuto dopo minuto con un’eleganza morbida e spesso amabilmente dirompente. Abbiamo un artista attentissimo alle piccole sfumature, un perfezionista che con naturale predisposizione colloca su piani e confini immaginari due pesi assai differenti fra loro, quello arioso e fluttuante dell’elettronica e quello più vivo e materiale dei tom, dei piatti e della cassa.

Ore” scorre via in modo davvero piacevole: rimane tutto molto uniforme, non vuole assolutamente creare ingombrante entusiasmo ma stregare con garbo brano dopo brano, come avviene con le passeggiate nei freddi deserti notturni in apertura con Anticline, o i ridondanti momenti sacrali in IsoLead è il pezzo che più amo, meritatamente eletto come primo singolo estratto, meravigliosa con i suoi echi e ritmi lontani e vicini, pregni di un perfetto minimalismo, elegantissima, echi che ritornano anche nella seguente Ton, ritmi veloci come un ritrovo di improvvisi batticuori, mentre Syncline chiude piena di fascino, rientriamo dal nostro deserto per godere di altri input bellissimi per la mente che qui è continuamente stuzzicata dal variegato tocco del digitale.

Andrea fa parte di quegli artisti che meritano un’attenzione sensibile, la più particolare e gentile dell’ascoltatore curioso come un gatto dalle lunghe vibrisse che ondeggiano in un incantevole bosco sonoro.

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