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Angelo Sicurella – Yuki O

2017 - Urtovox
indie / pop

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Tracklist

1. Fidati di me
2. I sogni scivolano
3. Yuki O
4. Due aeroplani
5. Trema anche il silenzio
6. Non so più chi sono
7. Una giornata buona
8. Ubriachi di sale


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Nel marasma della scena indie italiana degli ultimi anni, dove l’uscita di un nuovo – dell’ennesimo nuovo – artista si inserisce in un contesto consolidato e ben definito (e perché no, costruito), si pone senza proclami la figura di Angelo Sicurella: vuoi perché non ci troviamo di fronte a un debuttante, vuoi per la natura stessa del progetto portato in essere. Già leader degli Omosumo, collettivo eclettico che ha saputo costruire una propria fan base grazie ad una proposta musicale fuori dagli schemi, Sicurella ha intrapreso un percorso solista (senza abbandonare gli impegni con la band) la cui forma finale è rappresentata dalla sagoma di “Yuki O“. Non un vero e proprio esordio quindi, (avendo già esordito con i tre ep Orfani per desiderio)

Il cambio di rotta rispetto alla creatura Omosumo è tangibile sin dalle prime note di Fidati di me, in cui convivono esperienze tribali, suoni spaziali e dancefloor. Il timbro del l’artista siciliano si abbassa nella successiva I sogni scivolano, ballata elettronica che si muove in un continuo crescendo, spezzato dall’introversa Yuki O, tra sirene e ritmiche crepuscolari, perfettamente incastonate in una voce che ancora una volta si adatta alle esigenze del tappeto sonoro. La seconda parte del disco è inaugurata dalla “marina” Trema anche il silenzio, che si innalza nella sua incantevolezza fra prove tipicamente pop (Non so più chi sono, Una giornata buona) prima di spegnersi nella lisergica e conclusiva Ubriachi di sale.

L’anima di questo “debutto” non è nella ricerca di una proposta sonora lontana dalle prove di una carriera interna ad una band. Ciò che traspare è la voglia di mettere in campo il bagaglio di esperienze (musicali e non) accumulate nel corso degli anni, in un contenitore sonoro e lirico che rispecchia pienamente l’ecletticità di Sicurella. Nulla di nuovo sotto il sole per chi conosce bene la storia dell’artista (e dell’uomo). Non un disco esente da difetti – uno su tutti il barocchismo che a tratti offusca e rende spezzato l ascolto – ma un ottimo esame delle capacità e delle potenzialità dell’artista siciliano. “Yuki O” è la tipica rappresentazione di come possano convivere più anime musicali all’interno di uno stesso interprete: lontano dai riflettori per avvicinarsi al cuore.

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