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Dish-Is-Nein (Disciplinatha) – Dish-Is-Nein

2018 - Contempo Records
industrial / elettronica

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Tracklist

1. La chiave della libertà
2. Toxin
3. L'ultima notte
4. Macht Frei
5. Eva
6. Finale


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Il Coro iniziale si avverte come fosse trasportato dal vento da una lontana collina, mentre noi osserviamo dalla pianura insieme alla voce di Cristiano Santini ed è un fluire poetico e pregnante l’ultimo lavoro dei Disciplinatha, tornati tra noi a nome Dish-Is-Nein come un miracolo sonico tra Reznor, Cccp, Kraftwerk, Bowie e Sex Pistols scanditi da un martello Nietzscheano.

L’ascolto è un passo laterale, ci sembra di avere in fianco tutte le scosse dell’elettroshock di Antonin Artaud.

Toxin è forse il pezzo più efficace dell’Ep e si torna sulla collina con L’ultima notte e magari nei vecchi quartieri di Berlino con Macht Frei. A consolidare il grande ritorno è il quarto pezzo Eva: potente, un ritornello che rimane all’istante (“Il vostro Caos è il mondo intero, il mio paese è un cimitero – Voi di qua, io di là”)

Santini e i suoi esperti alchimisti producono 26 minuti di rabbia, amore, santità, poesia, parole sepolte, anime deportate, energia creativa con una coda strumentale che non deluderà. Mentre noi ascoltatori, come dei naufraghi che non cercano la riva, assistiamo ad una specie di caprocanto catartico e quello che continua a risuonarci nella mente è un “come se”. 

E cosa resta? Resta il caos sconfinato delle macerie dei nostri simboli.  In un presente inattuale che è senza futuro perché “La ragione aveva torto”. 

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