Impatto Sonoro
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Giovanni Capponcelli

Giovanni Capponcelli ha scritto 63 articoli per Impattosonoro.it

Blueneck – The Outpost

L’avamposto tra onde eteree dei Blueneck è un post rock che sa di tribù digitale. Terreno ed atmosferico allo stesso tempo, incorpora i sound soffici di un lounge rock depresso ma ancora percorso da scosse di elettricità, variopinto di un’elettronica che sta tra Mogway, i meno ispirati U2, i Radiohead ed un retrogusto da fantascienza […]

Todesstoss – Ebne Graun

Un’unica pièce di 46 minuti che scorre tra una sequenza e l’altra, una narrazione di sviluppo teatrale, colonna sonora per un horror invisibile di sventramenti assortiti. Martin Lang, il nome dietro al marchio, è musicista, pittore e poeta, insomma artista eclettico e trasversale, alla ricerca di contaminazioni stravaganti. Qui elabora un flusso per intromissioni concrete, […]

Dreariness – Fragments

Catharsis, il lungo dialogo amoroso tra il Mare e la Luna, chiude il secondo episodio del progetto blackgaze romano; lo fa con innegabile grandeur melodica, come l’atto unico di un Tristano per teenager ai primi tormenti d’amore. È il sigillo su un Lp che trascorre a ritmi placidi, tra notte e foschia atmosferica, un po’ […]

Uktena – Our Path To Trouble

Boschi spogli alla fine dell’autunno. La maratona ipnotica del trio corazzato scatena un metal da fondisti intemerati dello strumentale fuori scala; Earthless con incupimenti da Sunn O))); Kyuss con le proporzioni degli Earth di Hex. Non stupisce che il leader e chitarrista Nate Hall, già con gli U.S. Christmas, abbia frequentato la Neurot Records prima […]

Radian – On Dark Silent Off

Costruzioni per rumore materico, matasse di elettronica minima, il colpo analogico di una batteria che balbetta e singhiozza sul ricordo lesionato del derelitto 4/4 rock ‘n’ roll, di cui rimane solo un guscio svuotato (Blue Noise, Black Lake). Dentro, i Radian ci infilano una fittissima rete di cluster microscopici, di sincronizzazioni al centesimo di secondo, […]

Collettivo Ginsberg – Tropico

Con agilità ed arguzia, tre dopo Asa Nisi Masa, il Collettivo Ginsberg (nomen-omen) segue il filo sottile che unisce il battito “tropicalia” del Sudamerica caraibico (Perez Prado ad esempio), il blues decostruito di Tom Waits ed un dada-folk fatto di cut-up e punti di vista incrociati; che unisce un carnevalesco erotismo felliniano all’immaginario sex & […]