Impatto Sonoro
Menu

PEARL JAM – Bologna, 14/09/06

Serata memorabile per la prima data del tour italiano dei Pearl Jam.

di Daniela Dello Russo

Bologna, PalaMalaguti, 14 Settembre 2006

Si respirava una strana e particolare aria al Palamalaguti, in attesa dell’ apertura dei cancelli..e non era la pioggia! Il look grunge dei ragazzi era predominante: t-shirt tra le più varie con una scritta unica per tutti “Pearl Jam”, ovviamente, (oltre a qualche nostalgico rimando ai miti della Seattle degli anni ’90 stampati sulle magliette di molti: Soundgarden, Alice in Chains e Nirvana) a sottolineare la partecipazione viva a quell’evento e l’amore indiscusso per il gruppo o per quel contesto musicale “made in Seattle” che, a quanto pare non è mai scomparso.
Dopo l’apertura della serata da parte del gruppo My Morning Jacket, alle ore 21:10, con una puntualità inconsueta, è finalmente iniziato il concerto con 13 mila persone in fermento. Sold out!
L’atmosfera era di implacabile entusiasmo, di forte eccitazione, ma di composta attesa durata ben sei anni dall’ultimo concerto dei Pearl Jam in Italia.
L’intro di Ten è stato anche l’incipit del concerto al quale è seguita “Ederly woman…” e così una successione senza interruzioni di canzoni, tra le più graffianti, intense e dure che hanno visto gli assoli di McCready, la potenza della batteria di Cameron, la compostezza di Ament, lo stile di Gossard .. e l’energia esplosiva e rabbiosa di Eddie Vedder, in un mix di pura adrenalina.
Vedder, leader indiscusso, alternava momenti di forte concentrazione in cui sembrava quasi in estasi nella sua tipica posizione “alla Vedder”(mani poggiate sul microfono e sguardo verso l’alto a cercare chissà quale energia e forza ispiratrice), ad acrobatici salti sugli amplificatori e sul palco. Sembrava quasi timido e invece aveva solo riservato la sua ironia ai suoi vari e goffi tentativi di comunicazione in lingua italiana, ad esempio nel suo saluto iniziale letto in italiano in cui diceva d’esser qui <..alla Bologna dopo sei anni..> e quando dopo aver presentato il nuovo componente del gruppo Kenneth Gaspar, detto “Boom” nel fare il “gesto della morte” di Bart Simpson, con pollice e mignolo della mano aperti ha tenuto a precisare, rigorosamente in italiano, che non si trattava di un , mandando in delirio l’intero Palamalaguti!
Il coro dagli spalti e dal parterre è stato continuo ed ha accompagnato per due ore la voce penetrante di Vedder, generando un’eco emozionante che calcava la forte empatia tra pubblico e gruppo e una partecipazione viva di Eddie Vedder che sembrava prender continuamente linfa vitale ed emozioni dal suo pubblico; perché la musica dei Pearl Jam era vissuta, metabolizzata in quanto colonna sonora, per la maggior parte dei presenti, di vicende e situazioni esistenziali passate e attuali.
La semplicissima scenografia ha incorniciato il palco, esaltata solo dal gioco di colori e luci che non permettevano di togliere, neanche per un attimo, lo sguardo dal gruppo.
Canzoni dell’ultimo album si sono alternate alle storiche, sviscerando pezzi da Ten a Vitalogy, No Code e così via in un crescendo di emozioni con la struggente Black, la magica Alive, Betterman, cantate nella seconda e più tranquilla parte del concerto.
Non è mancata la polemica contro Bush. Anche qui Vedder ha esordito con le sue doti comiche travestendosi da un Bush un po’ Preasley e un po’ Jackson per cantare Bushleaguer.
Poi, la fine, preannunciata dall’accensione di tutte le luci del palazzetto e degnamente accompagnata dalla malinconica Indifference.
I Pearl jam non si svendono e, chissà, l’attesa rende a volte tutto più magico, ma noi fans vorremmo tanto riaverli nuovamente e al più presto in Italia a regalarci altre forti e inimitabili emozioni.
Daniela Dello Russo


Pistoia, 21 settembre 2006

Eccovi un resoconto “rubato” dalla mia casella mail che ho pensato fosse la giusta postilla da aggiungere a conclusione del magnifico tour dei Pearl Jam. Le cose stanno così:
La sig.na Dello Russo viene a sapere che il sottoscritto era andato a vedere Eddie Vedder e compagni a Pistoia. Così sull’onda dell’entusiasmo mi scrive queste righe che, a mio modesto parere, ben descrivono l’atmosfera, e si concedeno anche una sentita comparazione tra le due date. Chiamatemi sentimentale, ma questa mail mi ha colpito veramente… (Mao168)

Ciao Riccardo!
in realtà..la cosa che non ti ho detto..è che c’ero anch’io a Pistoia!!!nuovamente per i P.J.!!
alla fine ho deciso di ritornarci con l’amica di una mia amica..e ho deciso qualche ora prima…e così mi son persa 10 minuti di concerto e la sua esibizione prima del gruppo spalla….(sono ancora in bestia per quel ritardo!!!!!!!!ma stavo lavorando..per di più alla stazione di S.M.N. a Fi, per trenitalia: sondaggi..e tutti andavano a Pistoia!! pensa..ho conosciuto un bordello di ragazzi, durante il giorno, tutti diretti a Pistoia..molti dei quali mi hanno offerto il biglietto “in più” che avevano!!!quindi immagina la mia penitenza..prima di ricever l’invito ufficiale dalla mia amica…) così ho cercato di finire un po’prima..ma sapevo che sarebbero stati puntualissimi ed io in ritardo!!!credimi..Niente di paragonabile a Pistoia!!è stato ancora più emozionante, bellissimo..uno spetacolo vero e proprio!!!lui non è stato così caloroso a Bologna..bravi, lui super coinvolgente ..ma non ai livelli di Bologna! A Pistoia è stato un continuo scambio di emozioni tra noi e loro..lui ancor più pazzoide, esaltato, insomma fantastico!!!
credo che il posto c’entri molto (scherzi..con una piazza e una serata così..chiunque si sarebbe entusiasmato!) e poi, anche l’idea del dvd (girato a quanto pare tra verona e pistoia..) e poi, ancora..dopo una settimana in Italia..devi per forza di cose scioglierti!!
così ho visto l’inizio e la fine di questo tour..ben meritato, dopo dieci anni di attesa!!!
e così li ho visti, finalmente, materializzarsi..ascoltare per molto tempo solo i dischi di un gruppo può rischiare di allontanarti dalla concreta esistenza di quelle persone..la musica ha il potere di trasmettere ugualmente, indipendentemente dai luoghi e contesti..delle forti emozioni..ma i live aiutano sicuramente ad amplificare certe sensazioni e ad avvicinarti a quelle persone che, non sono poi, così lontane!!
Daniela Dello Russo

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!