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Kama – Ho Detto A Tua Mamma Che Fumi

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Ogni tanto questo “mestiere” qualche soddisfazione te la dà. Ok, non lo faccio di professione e ammetto che ascoltare e recensire cd o concerti sia più simile ad un hobby. Ecco, diciamo che è una passione. Cavolo i termini ci sono, USIAMOLI!
Torniamo alla soddisfazione. In questo caso la soddisfazione è stata quella di poter ascoltare questo cd per quasi tre mesi prima di scrivere queste poche ed insignificanti righe. Ah, le parole… le parole stanno alla verità come il dito che indica la luna sta alla luna stessa. Mai dare troppo peso alle parole perchè non rappresentano la verità. La possono indicare forse, ma dovremmo guardare la luna, non il dito.
In questo caso vale lo stesso discorso. Questa recensione è il dito che indica la luna-CD. Potrei sciorinarvi caterve di pompose ridondanze di estatica ammirazione nei confronti di questo o quel brano per questo, quello o quell'altro motivo. Ma non lo faccio… non ha più senso per me fare paragoni, citare artisti da mettere a confronto con Kama (Alessandro Camattini) perchè ho passato troppo tempo ad ascoltare questo cd. E non mi capitava di ascoltare un cd per un centinaio di volte di seguito da non so più quanto tempo.
Perchè? Perchè, pur avendo in testa ciò che volevo dire di questo cd dopo una decina di ascolti, dopo aver analizzato ogni singola traccia, trovato citazioni, riferimenti, non ho smesso? A quel punto avrei potuto scrivere una recensione “come si deve”. Di quelle che si trovano sulle riviste tipo XL. Io invece mi ci sono immerso talmente dentro questo cd da non riuscire ad uscirne più in maniera lucida e professionale. Sono diventato di parte, sono diventato un fan, un tifoso del Kama team.
Perchè quindi?
Sarà perchè è un bel cd, privo di retorica e di ipocrisia, suonato e cantato da uno che lo fa da una vita. Sarà anche perchè dietro ogni canzone c'è una storia di vita vissuta che spunta dallo stereo e ti coinvolge più di una puntata di Grey's Anatomy. Sarà perchè la sua voce trasmette tutta l'anima della sua musica e quando sei lì, da solo in macchina che lo ascolti, ti viene di seguirlo, di urlare insieme a lui la soddisfazione di aver vissuto un'altra giornata senza pretese. Sarà perchè ho pianto più d'una volta su “Cesare e Bruto”, o mi si è stretto il cuore su “Icaro”. Sarà perchè guidare ascoltando “Più alla gioia più alla moto, no uguale” ti fa assaporare ogni curva, non solo della strada, ma della vita.
Ecco ho trovato la definizione per questo album. E' questo l'album per chi ha voglia di assaporare ogni curva della vita. Non importa che mezzo di trasporto usi per percorrere la strada della tua vita. L'importante è che sia tu a guidare e cerca di non avere mai fretta di arrivare poichè ogni metro vale la pena di essere vissuto.

Tracklist
1-Sapore Sapido
2-Icaro
3-Ostello Comunale
4-Principessa alle sei
5-Oggi ho vinto a risiko
6-Lulù
7-Marmitta paralitica
8-Cesare e Bruto
9-Più alla gioia più alla moto, no uguale
10-Festa privata
11-Passami un po' di vita che non mi sento troppo bene

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