Pausa – Il pubblico ormai è riscaldato, il freddo non scorre più nelle vene. I 6° gradi al fuori del Duel Beat sono belli e dimenticati, un po’ per l’alcool che circola in corpo, un po’ per l’ottima musica proposta. Il pubblico non sembra più un PUBBLICO ALTOATESINO, tanto che chiama ad alta voce gli OFFLAGA DISCO PAX! C’è bisogno ancora di musica, di movimenti del corpo e dei nostri timpani!
E rieccoli di nuovo con noi sul palco: si susseguono due pezzi inediti: Cioccolato I.A.C.P. e Sensibile, per poi concludere con Kappler, alias “Il delirio totale”. Tutti che gridano con Max: Kappler, così come viene gridato: “Suo figlio, signora, ha la faccia come il culo!”
Boato generale e mega-applausone. Ci volevano, ci volevano!
Così gli Offlaga Disco Pax ci salutano…
Ho sentito brividi lungo la schiena nell’ascoltare le belle parole dei loro pezzi accompagnati da questa magica musica.
E che suggestione vedere le espressioni del viso di Max mentre interpreta con tutta l’anima i suoi testi, quasi come se fosse un tutt’uno con questi ed a momenti potesse piangere (cosa che ho ad esempio notato nell’interpretazione del pezzo inedito Cioccolato I.A.C.P.)
Concludo trascrivendo quello che c’è scritto sul libricino che Max ha lanciato verso il pubblico all’inizio del live:
Offlaga Disco Pax
Collettivo neosensibilista contrario alla democrazia nei sentimenti.
Offlaga Disco Pax
Rifiuta la socializzazione delle perdite e ritiene la vostra esistenza approssimata per difetto.
Offlaga Disco Pax,
la memoria sta seduta a tavola di qualche misero caffè e non fa sconti comitiva.
Offlaga Disco Pax, il socialismo in un solo quartiere.
Offlaga Disco Pax: tutto il resto è desistenza
*Grazie a Serena per avermi prestato la digitale e a Teo per alcune foto*