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Fleven – The wreck of you

2008 - UK Division Records
alt. rock

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Tracklist

1. Peyotl
2. A crack in the room
3. Mr. Marmalade
4. Learn to listen
5. Sinister Inc.
6. Be a slave
7. The wreck of you
8. You won’t understand a thing
9. Throw me down
10. Stop it

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Recensire questo debutto è per me motivo di grande gioia. Non solo per il fatto che ritengo i Fleven una delle più grandi promesse della musica nostrana, ma perché riesco a dimostrare che il mercato interno della musica non è cambiato molto e si regge sempre sulla vena musicale dei soliti quattro “Baroni” che pubblicano dischi di successo solo grazie alla totale assuefazione di un pubblico privo di qualsiasi originalità. A parte le invettive contro il contraddittorio business della musica in Italia, i Fleven meritano veramente un plauso per le emozioni che riescono a trasmettere in musica. Il disco risale ai primi mesi del 2008 ed è stata una sorpresa anche per il sottoscritto, che si aspettava molto da questi ragazzi ma che non poteva immaginare fossero capaci di spingersi avanti a tal punto. Metto un po’ di emozioni personali in questa recensione perché è giusto c he sia così, una canzone prima di essere un insieme di note o un componimento è soprattutto uno stimolo alle proprie sensazioni. È un po’ come quando ci si ricorda l’adolescenza e tutti quei momenti che hanno definito i nostri gusti musicali e che hanno finito per definire le nostre vite. Certe cose si imprimono dentro di noi e non ne vogliono sapere di essere lavate via. Ascoltare questo album lascia una scia lunghissima e fonde le sue note con la parte più intima di noi stessi. Marco (chitarra, voce), Nicola (chitarra), Marco (basso) e Gianluca (batteria) sono gli artefici di tutto questo, senza mirabolanti effetti speciali, ma con una tecnica e una linearità mostruose costruiscono un disco impeccabile e senza una sbavatura. E il climax, l’apice di questo lavoro, è quella You won’t understand a thing che richiede un ascolto ripetuto, senza sosta, un lamento potentissimo, ad altissima intensità, che esplode in un ritornello con le vene che saltano in aria all’altezza del collo. A precedere tutto questo un decollo ad altissima velocità attraverso un rombo potentissimo grazie a pezzi come Peyotl, A crack in the room, Learn to listen, Be a slave, The wreck of you. Il tutto lungo una linea ideale che conosce poche pause, e che scivola in dieci pezzi tra i quali a evidenziarsi è anche Throw me down per la sua distensiva ritmica dominata dalle chitarre. Aggiungere altro è un po’ come sverginare questo disco con le parole, e ciò sarebbe un peccato mortale. L’unica strada percorribile è l’ascolto. È l’unico modo per mostrare il lavoro certosino e speciale che i Fleven hanno compiuto. Da segnare come una delle cose da tenere come ricordo di un 2008 un po’ sottotono musical mente parlando.

Taste: You won’t understand a thing, Learn to listen, Be a slave, Throw me down, Peyotl, A crack in the room

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