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É uscito “Loom”, il nuovo album degli UNMADE BED

Disco surreale

Barrettiano (per l’uso della voce)

che potrebbe rimandare ai primi Mercury Rev (quelli più anarchici e caldi)

tappeti sonori che danno una pasta originale, una cifra sonora che fa pensare a Beta Band

questo e altro ancora in

LOOM

Il nuovo disco di

UNMADE BED

Etichetta; Seahorse Recordings

Distribuzione; Audioglobe Data di uscita; 27/02/2009

unmadebedufficialeLe nostre influenze sono un’infinità… dalla psichedelia allo shoegaze, da Einsturzende Neubauten a Luigi Tenco passando per Debussy, Modern Jazz Quartet, Flying Saucer Attack, Kraftwerk, Postal Service, Notwist, la scena post-rock.

Certo, esiste questa vena “surreale”: abbiamo sempre lavorato in un’ottica concettuale decisamente marcata ed è forse la cosa più importante constatare che il nostro suono in qualche modo rispecchi un’idea musicale e artistica di un certo tipo.

Per quel che concerne la voce, chiaramente il gusto personale fa sempre da ago della bilancia e si tratta comunque d’un timbro vocale oggettivamente “atipico”; tuttavia mi preme “sottolineare” il fatto che anche in questo senso sul disco non ci sia nulla di “casuale” o “incidentale”, la voce ha un compito narrativo specifico”.

Gli “Unmade Bed” nascono col nome  di “My Best Friend’s Birthday” nell’autunno 2004 per iniziativa di Lorenzo Gambacorta. Gambacorta è già batterista attivo dal 1997 con vari gruppi fiorentini, e dal 1999 componente fisso degli Easycure, cover band italiana dei Cure. Con gli Easycure ha suonato fino ad oggi oltre 150 date in alcuni dei più importanti locali italiani, maturando una grande esperienza live, compresa un apparizione al Guildford Festival in Inghilterra di supporto a Echo and The Bunnymen e Pretenders.  Decide dunque  di fondare nel 2004 come cantante/chitarrista e compositore un gruppo che rispecchi le sue tendenze e gusti. L’intento che nasce con gli anni, è quello di “fondare” un pop che racconti il sogno e il ricordo, dal punto di vista favolistico e morboso del perenne intrappolato nella “linea d’ombra”, nell’incapacità o non volontà di crescere;  pop perché  mai dimentico della melodia, chiave dell’universalità, ma pop anche nel senso di parola “aperta”, che tutto può voler dire, quindi anche musica in perenne ricerca e movimento. A Gambacorta si uniscono inizialmente Tommaso Trogu al basso e Claudio Gattini alla batteria. Dopo una serie di Demo autoprodotti, nell’estate del 2006 Tommaso Trogu lascia il gruppo. A sostituirlo qualche mese dopo subentra Tommaso Tombelli, che per le sue tendenze e esperienze precedenti porta nel gruppo un gusto molto affine al post-rock di Mogwai, Explosions in the sky, 69 days of static contribuendo in maniera determinante ad allargare le coordinate dello stile del gruppo. Nell’aprile 2007 infine, si unisce finalmente al gruppo il quarto elemento cercato lungamente: Vincenzo Zingaro alle chitarre, synth, organo, tastiere, vocoder e altri svariati strumenti.. Zingaro ha già notevole esperienza live e studio; ha esperienze professionali come fonico, ha suonato con il gruppo fiorentino di pop sperimentale “Cpt. Nice” (finalisti Rock Contest 2004), suona con l’ensemble “Combo de la Muerte” di cover lounge-caraibiche di brani metal, con cui ha inciso l’album “tropical Steel” per Halidon Records.  Il suo ingresso segna a sua volta un cambiamento tale, che il gruppo decide di cambiare nome: nascono cosi gli Unmade Bed. Nel settembre 2007, dopo un intenso lavoro di cinque mesi, gli Unmade Bed esordiscono con un EP autoprodotto, il primo ad uscire dalla sfera “privata” data la consapevolezza di aver raggiunto uno stile proprio e unico. A seguito quasi immediatamente, l’incontro con la Seahorse Recordings: gli Unmade bed entrano in studio di registrazione dopo un lavoro di nove mesi a luglio 2008 con Paolo Messere in cabina di regia.

http://www.myspace.com/unbed

“Comet Little Rider”, il primo singolo estratto da “Loom” degli Unmade Bed

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