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Zero Gravity Toilet – Antidotes for Imaginary Friends

2009 - Polyester
Post Rock

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Il progetto Zero Gravity Toilet è uno degli esperimenti musicali più interessanti e meglio riusciti degli ultimi anni nel panorama della musica indipendente, una formula stilistica e distributiva molto pretenziosa ed allo stesso tempo originale. Per questo motivo ImpattoSonoro ha deciso di supportare il progetto, lasciando alle parole di Carlo Sanetti – musicista di Zero Gravity Toilet e responsabile della copyleft Netlabel  Subterra – il compito di spiegare il mondo ZGT e che ne fa al tempo stesso una recensione atipica.

“Zero Gravity Toilet è innanzitutto un “esperimento”.

Quando iniziò nell’Ottobre del 2007 all’interno dell’associazione culturale Defrag di Roma, promosso dal coordinamento di musicisti indipendenti Polyester, forte era l’incertezza se sarebbe riuscito a raggiungere l’obiettivo finale della realizzazione di un disco collettivo, aperto alla collaborazione di chiunque avesse voluto cimentarvisi. L’input fondamentale fu dato dal programma Youth In Action della comunità Europea che, ritenendo valido il progetto presentato da Polyester, decise di finanziarlo e sostenerlo. Partì allora un percorso che, dalle prime fasi di diffusione degli intenti dell’ “esperimento”, finalizzate a reclutare giovani musicisti e non solo, passò prima attraverso la conoscenza reciproca, umana e poi artistica, affrontò in seguito la realizzazione di seminari e dibattiti su questioni chiave del senso di fare e fruire musica al giorno d’oggi e lavorò quindi alla non sempre facile fissazione collettiva di un modus operandi organizzativo e compositivo. Fino al punto d’arrivo: la realizzazione di un disco totalmente collettivo, “Antidotes for Imaginary Friends”, stampato in 500 copie CD/DVD e distribuito GRATUITAMENTE su internet.

L’esperimento, durato un anno, e che vide al suo interno momenti particolarmente felici come il concerto di presentazione al Defrag, in cui ZGT musicò anche un monologo di Mattia Torre, “Gola”, interpretato da Caterina Guzzanti e Francesca Rocca, può dunque ritenersi realizzato. Non è cosa da poco: al di là del lato strettamente musicale, ciò che rende Zero Gravity Toliet un progetto estremamente originale è il valore aggiunto dato dalla riscoperta della forte componente sociale di fare musica e del piacere di incontrarsi e comunicare, giocare perfino. Ed è proprio questo che ZGT fa anche con i suoni: ci gioca, scompone e ricompone partiture estemporanee nate da infinite jam sessions ed improvvisazioni, pura ed assoluta creatività sgorgata come da una fantasiosa mente demiurgica che raccoglie i molti nell’ Uno. Quello che ne è uscito è il risultato corale delle esperienze, degli scambi e degli incontri/scontri delle giovani e per molti versi differenti menti che si sono trovate a dialogare: post-rock orchestrale, elettronica della “rete sociale” 2.0 (composizioni in file sharing, cioè completamente “virtuali”), colonne sonore per la fantasia estemporanea dell’ascoltatore. I titoli dei brani, commistioni anglo-latine da metling-pot comunicativo, sono frammenti e schegge schizzate fuori dal marasma primordiale a suggerire ipotesi di interpretazione e percorsi narrativi.

Opera di condivisione per eccellenza, “Antidotes For Imaginary Friends” invita infatti l’ascoltatore a partecipare attivamente, a dare il suo contributo al risultato finale e a completare ciò che sente modellando nella sua mente storie ed immagini. Vuole infine trascinarlo fuori di casa per un confronto alla pari. I momenti che nel disco sono contrassegnati dalla dicitura “Toilet Jam” rappresentano invece il materiale primordiale, il chaos iniziale che comincia ad essere plasmato e figurato (ci sono momenti realizzati senza strumenti “canonici” che non sono molto dissimili da esperienza della musica tribale) , offrendo così un saggio del processo nella sua spontanea nascita. La decisione di rilasciare l’opera in download gratuito è stata una conseguenza naturale: in un mondo musicale, non da meno quello cosiddetto “alternativo”, sclerotizzato nello schema dell’artista sempre più isolato nell’altezza del suo palco, fine ed obiettivo che troppo spesso oscura ogni contenuto comunicativo, ZGT vuole essere una rottura, una ri-appropriazione di noi stessi, un confine sempre più labile tra artista e pubblico, la riscoperta di sentirsi singoli individui parte di un consorzio umano.”

Carlo Sanetti

Potete trovare  “Antidotes For Imaginary Friends” distribuito in download gratuito sul MySpace del collettivo http://www.myspace.com/zerogravitytoilet e sulla copyleft netlabel SUB TERRA (http://subterrawebzine.blogspot.com) che lo supporta, condividendone i valori di fondo ed il modo di intendere la musica. Per poter dare il proprio contributo alla continuazione di questo esperimento si può partecipare agli eventi dal vivo, ove saranno distribuite copie fisiche di “Antidotes For Imaginary Friends”. Il prossimo live si terrà l’11 Marzo al Contestaccio di Roma.

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