A parte il nome, che avrebbe potuto far presagire risvolti meno “impegnati”, questi cinque ragazzi dimostrano di potersi giocare le loro carte con credibilità.
Piace la ricerca melodica, la volontà di cercare strade diverse da quelle ormai già ampiamente battute da migliaia di altri gruppi ed il tentativo riuscito di cantare in italiano (“Gelo”).
Degna di menzione anche la copertina “fumettistica” rigorosamente “hand-made”.