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Uochi Toki – Libro Audio

2009 - La Tempesta
electro/pop/hiphop

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Tracklist

1. Il Cinico
2. I Mangiatori di Patate
3. Il Nonno, il Bisnonno
4. Il Ballerino
5. Il Non-Illuminato
6. L’Osservatore, L’Osservatore Primo
7. Il Ladro
8. Il Piromane
9. Il Claustròfilo
10. Lo Spadaccino
11. Il Necromante
12. La Bestia

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C’è qualcosa di geniale in questi Uochi Toki.

Innanzitutto non è da tutti concepire/scrivere/suonare/pubblicare un vero e proprio “Libro Audio”: dodici canzoni che si lasciano ascoltare o “sfogliare” come se si trattasse di altrettanti capitoli di un libro, legate da un identico filo conduttore: il lento e graduale passaggio dal reale all’immaginario.

Poi c’è l’artwork, che senza aver ascoltato l’album nel suo intero potrebbe anche “comunicare” poco o niente, ma poi ci si accorge che riesce a descrivere meglio di centomila discorsi l’ingegnoso progetto che si trova “dietro le quinte” di “Libro Audio”: indagare sulle mille sfumature che si generano sovrapponendo gradualmente situazioni reali ed immaginarie e sul rapporto tra persona e spazio. Infine, non certo per ordine di importanza, ci sono i testi di Matteo Palma (Napo): rapidi, taglienti, precisi, brillanti, assolutamente privi di banalità. Un incessante invito a “riattivare la parte destra del cervello”, ad osservare con attenzione tutto ciò che ci circonda, per poter finalmente tornare ad interagire attivamente con i nostri neuroni e con la natura che ci circonda e ci appartiene (anche se sarebbe più corretto dire che siamo noi ad appartenere ad essa).

Non mi sono volutamente soffermato sulla parte “sonora”: i ragazzi fanno “rap sperimentale” con uno stile decisamente personale. Questo perché secondo me la vera essenza di “Libro Audio” si trova nei messaggi che gli Uochi Toki si propongono di comunicare, nelle parole che vengono sparate a cento all’ora da Napo e nei cento e più concetti espressi, che riescono a farsi meglio apprezzare ascolto dopo ascolto, sfumatura dopo sfumatura.

L’impressione è quella di trovarsi di fronte ad un album innovativo e gagliardo: sarebbe fantastico se, nel suo essere squisitamente “fuori dalle righe”, riuscisse addirittura a far smuovere qualche coscienza.

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